Venerdì scorso Colombia e Cile sono scese in campo per i quarti di finale di Copa America. Nonostante molteplici occasioni da gol per entrambe le squadre il match è stato deciso ai rigori. 4-5 per i cileni, che passano il turno e volano in semifinale. Fatale per i colombiani l’errore di William Tesillo quinto e ultimo rigorista che, dopo lo sbaglio, ha cominciato a ricevere minacce di morte.
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A rompere per primo il silenzio sulle intimidazioni non è stato il difensore, ma il padre Léon. Intervenuto alla trasmissione radiofonica El Vbar su radio Caracol ha parlato delle minacce ricevute sia dal figlio che da lui dopo che William ha sbagliato il rigore.
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Su Internet, dopo la sconfitta della Colombia, sono comparse diverse immagini e diversi meme offensivi e minacciosi nei confronti del giocatore, ma non solo. La famiglia ha ricevuto molte minacce anche in privato. Dopo Léon ha iniziato a parlare anche la moglie del difensore, Daniela Mejía. Lei ha mostrato sui social un tweet di uno dei tanti utenti che desiderava per Tesillio la stessa fine che toccò a Andrés Escobar.
Questo ha acceso maggiormente i riflettori sull’intera vicenda. Escobar era un giocatore dell’Atletico Nacional e della nazionale colombiana. Nel Mondiale 1994, durante il match contro gli Stati Uniti, realizzò un’autorete che permise ai nordamericani di vincere per 2-1 e passare quindi il turno. Al suo ritorno in patria un uomo lo uccise a colpi di mitragliatrice, perché colpevole, secondo l’assassino e non solo, dell’eliminazione della Colombia dalla competizione.
La famiglia di Tesillo, considerando questo precedente, è parecchio spaventata e allarmata. Come loro anche moltissimi tifosi colombiani e messicani. Il difensore, al momento, è in vacanza con moglie e figli. In molti consigliano poi un rientro immediato in Messico, dove gioca con il Leon, senza passare per la Colombia.