La Scottish Football Federation (SFA) passa dalle parole ai fatti e decide di introdurre un nuovo divieto riguardo agli allenamenti dei bambini. Gli Under 12 non potranno più colpire il pallone di testa per prevenire rischi di demenza in età adulta. Una decisione storica in Europa, la Scozia sarebbe infatti il primo paese dell continente ad attuare questa misura. Gli Stati Uniti, già nel 2015, introdussero questo divieto, a seguito di clamorosi scandali di ex sportivi professionisti colpiti dalla demenza in età adulta. Oltreoceano il problema riguardò in particolare il football americano.
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Vietati i colpi di testa agli Under 12
La SFA sceglie di introdurre il divieto anche a seguito di uno studio dell’Università di Glasgow, condotto a ottobre dello scorso anno, su ex calciatori scozzesi. Gli studiosi scoprirono che questi giocatori avevano una probabilità 3,5 volte maggiore di morire di malattie neurodegenerative rispetto alla media. Peter McCabe, presidente dell’associazione Headway che combatte le malattie neurodegenerative, sostiene però che servirebbero degli studi più approfonditi.
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“Ci sono domande sul limite di età, secondo la speculazione, sarebbe di 12 anni. Ciò significa che un bambino di 13 anni può colpire di testa senza rischi. Come facciamo a sapere che lo è? Quindi c’è un urgente bisogno di fare ulteriori ricerche per capire quali sono i rischi, se del caso, di colpire la testa un pallone da calcio moderno”.
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L’amministrazione calcistica inglese, al momento, non ha intenzione di modificare le regole del calcio di base e anche Steven Gerrard, manager dei Rangers, sostiene questa posizione: “Mi piaceva giocare a pallone, probabilmente dall’età di quattro anni. Non toglierei completamente la possibilità di colpire la palla con la testa ai bambini, anche perché continuerebbero a guardare i loro eroi in tv, che inseguono e segnano gol. Si può sicuramente fare qualcosa però: si potrebbero cambiare i palloni, rendendoli più piccoli o più leggeri. Non sarebbe necessario utilizzare i palloni pesanti”.