Antonio Conte si deve operare. Il tecnico del Tottenham si è già ricoverato in un ospedale londinese per sottoporsi a un intervento chirurgico. I controlli diagnostici e il consulto medico hanno inquadrato la situazione clinica e il percorso necessario da affrontare. A dare la notizia è stato il club londinese con un comunicato ufficiale.
Il quadro clinico
La decisione di operarsi è arrivata dopo che il tecnico italiano ha sentito forti dolori addominali. I medici hanno deciso di operare per asportare la cistifellea che sta causando problemi a Conte.
Per capirsi, la cistifellea è l’organo che si trova poco sotto il fegato e controlla la bile prodotta da questo, necessaria per la digestione. L’infiammazione solitamente nasce a causa di un calcolo che ostruisce le vie d’entrata o uscita.
L’allenatore avrà bisogno di un po’ di tempo per ristabilirsi dopo l’operazione. Infatti la sua presenza sulla panchina del Tottenham nei prossimi match è in forte dubbio, e ad attendere gli Spurs c’è il Manchester City di Guardiola.
Quanto starà fuori Conte?
Il tempo di degenza per operazioni di questo genere non è mai sicuro. Molto dipende dalla reazione fisica di Conte e dal decorso post-operatorio. In alcuni casi ci possono volere anche 2 mesi per tornare alla quotidianità in modo normale.
Un’operazione che arriva un po’ all’improvviso, considerando che Conte era sulla panchina del Tottenham in occasione della sfida di FA Cup vinta contro il Preston North End e ha vissuto la partita con la solita passione e intensità. Nulla faceva pensare che l’allenatore potesse soffrire a causa dell’infiammazione della cistifellea. L’unico suggerimento era riavuto dalle conferenze prima e dopo la partita, dove Conte non si è presentato; al suo posto il suo vice Stellini.
Non c’è alcuna ansia per le condizioni fisiche del tecnico comunque, c’è solo da capire quanto starà assente dalla panchina londinese. Come detto, domenica c’è il City, ma tra un paio di settimane c’è la sfida con il Milan in Champions League, e Conte vorrà esserci di certo.