Corea del Nord contro Corea del Sud, non accadeva da 29 anni che le due nazionali si sfidassero a nord. La partita valevole per le qualificazioni al mondiale del 2022, si è giocata a Pyongyang. Dire che si è giocato a porte chiuse è un eufemismo, dato che oltre a Gianni Infantino e al suo staff, lo stadio è stato chiuso a tutti, tv e giornalisti stranieri compresi.
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COREA DEL NORD CONTRO COREA DEL SUD
Che il risultato finale sia stato 0 a 0 lo si può apprendere dal sito della Uefa, dove è anche possibile scorgere il tabellino con cartellini e sostituzioni. Nessun altro dato, nessun video, appositamente proibito da Pyongyang per evitare che venissero diffuse immagini di un’eventuale sconfitta. Una partita giocata in un clima surreale, dove i giocatori della Corea del Sud sono stati istruiti prima di scendere in campo onde evitare che si vivessero “momenti di panico”. Diverse le istruzioni come ad esempio niente materiale tecnico Nike e niente smartphone Apple, simbolo del potere Usa. Prima del match, il difensore del sud Lee Jae-ik aveva ammesso: “Tre punti? Spero solo di uscirne vivo, il risultato non importa”. Immaginiamo che lui e i suoi compagni ci abbiamo pensato più di una volta prima di calciare a rete.
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Anche il viaggio della sua nazionale da Seoul a Pyongyang non è stato semplice. Ci sarebbero potuti arrivare in pullman dato che si parla di meno di 200 km di distanza. Invece la squadra ha dovuto volare su Pechino, ottenere il visto dall’ambasciata nordcoreana in Cina e prendere un altro aereo per Pyongyang. Le due stelle del match sono state Son Heung-min del Tottenham e Han Kwang-song della Juventus under 23. Nessuno può dirci, però, se hanno brillato o meno. Bisognerebbe chiedere a Infantino.
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