Cutrone: da piccolo si allenava anche in casa, con due portieri d’eccezione

calcio06/11/2019 • 13:59
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Patrick Cutrone, attaccante del Wolverhampton, si racconta e svela qualche aneddoto curioso. L’ex Milan rivela di aver affinato le tecniche di tiro grazie a degli allenamenti in casa e a due portieri d’eccezione: nonna Mafalda e nonna Giuseppina. Lo scorso 30 luglio Patrick Cutrone passa a titolo definitivo dal Milan al Wolverhampton. Un’operazione da 18 milioni di euro più bonus, che ha portato non pochi malumori tra i tifosi rossoneri. Il ventunenne si sta ambientando, a poco a poco, in Premier League e con i Wolves ha già collezionato diciassette presenze ufficiali e due reti. Tra il campionato inglese e quello italiano Patrick ha avuto l’occasione di confrontarsi con grandissimi campioni, ma l’attaccante ha perfezionato il suo tiro e le sue abilità grazie a due aiutanti d’eccezione, le due nonne.

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Cutrone si allenava in casa con due portieri d’eccezione

A raccontarlo è lui stesso, in una lunga intervista rilasciata al Daily Mail. Il comasco, cresciuto a Parè, quando era piccolo trascorreva molto tempo a casa con le nonne, Mafalda e Giuseppina, e giocava con loro nel salotto. Lui tirava e loro paravano. Il risultato? Qualche vaso rotto e qualche soprammobile distrutto, ma anche una carriera internazionale avviata in giovanissima età. Ora il giocatore sta vivendo la prima esperienza lontano da casa, un’avventura non facile che sta cercando di affrontare nel migliore dei modi.

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Da piccolo ero sempre a casa con le mie nonne quando e a loro piaceva giocare a calcio. Quindi io mi allenavo a tirare e loro dovevano parare. I miei genitori si arrabbiavano con me, anche perché ogni tanto rompevo qualche vaso durante quelle partite. Ma le mie nonne erano degli ottimi portieri. È la mia prima esperienza lontano da casa. Ho lasciato il luogo dove sono cresciuto e sono lontano dai miei genitori, dai miei amici, da mio fratello, dai miei nonni, dalla mia fidanzata, quindi non è il massimo. Ma mi stanno vicino anche se sono in un paese diverso. E troviamo il tempo per vederci durante le pause”.

Magari anche per qualche tiro in casa, nel salotto con nonna Mafalda e Giuseppina. 

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