Nella giornata di venerdì 20 gennaio, Dani Alves è stato arrestato a Barcellona dai Mossos d’Esquadra (polizia regionale catalana) con l’accusa di violenza sessuale. I fatti sono relativi alla denuncia di una ragazza di 23 anni, di cui il 39enne brasiliano avrebbe abusato in un locale di Barcellona lo scorso 30 dicembre. Dal canto suo il giocatore, attualmente detenuto presso il carcere di Brians 1, nel comune catalano Sant Esteve Sesrovires, si è sempre dichiarato innocente.
Dani Alves, l’accusa di violenza sessuale
Agli inquirenti, Dani Alves ha raccontato tre versioni diverse, nessuna delle quali sarebbe però risultata convincente. L’ex Barcellona, infatti, ha prima dichiarato di non aver mai visto la 23enne, poi aveva riferito di averla conosciuta ma che i fatti non erano mai accaduti, quindi ha raccontato che era stata la giovane a saltargli addosso. In tal senso, il terzino destro brasiliano (che con la nazionale verdeoro ha disputato i Mondiali 2022 in Qatar) rischia dai 12 mesi ai 4 anni di carcere, fino alla possibilità che prevede 12 anni di reclusione. Scenario, quest’ultimo, che si concretizzerebbe nel caso in cui il calciatore venisse giudicato colpevole con l’aggravante dell’aggressione.
La carriera e il licenziamento dal Pumas
Intanto, alla luce dei fatti, Dani Alves è stato licenziato dal Pumas, club messicano nel quale militava dalla scorsa estate e con cui è sceso in campo in 14 occasioni. Un episodio che potrebbe segnare la fine della carriera del giocatore, ad oggi il più titolato della storia in virtù di un palmares straordinario.
In bacheca, nella fattispecie: 3 Champions League, 3 Mondiali per club, 4 Supercoppe Europee, 2 Coppe Uefa, 6 campionati spagnoli, uno italiano, 2 francesi, 5 Coppe di Spagna, una Coppa Italia, una Coppa di Francia, una coppa di Lega francese, 5 Supercoppe spagnole e 2 francesi. Il tutto, in ordine cronologico, con le maglie di Sivglia, Barcellona, Juventus e Psg. In conclusione, prima del suo ritorno al Barcellona, il campionato Paulista conquistato con il San Paolo.
Nel mezzo 126 partite (condite da 8 reti) disputate con la nazionale brasiliana, che ne fanno il secondo giocatore con più presenze nella storia della Seleção, dietro Cafu, recordman assoluto con 142 gettoni. Con la maglia del Brasile, Dani Alves ha vinto due volte Copa America (2007, 2019) e Confederations Cup (2009, 2013) e una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Un totale di 44 trofei vinti in carriera il primo dei quali, conquistato nel 2002, è stata la Copa do Nordeste, seguito l’anno successivo dal titolo mondiale U-20.
Il dramma della moglie
La vicenda relativa all’accusa di violenza sessuale, naturalmente avrebbe avuto ripercussioni anche sulla famiglia del giocatore, in particolare sulla moglie Joana Sanz, che in questi giorni sta vivendo un vero e proprio dramma. La 29enne modella spagnola, infatti, ha perso la madre di recente e, quanto accaduto al marito, sembra averla turbata particolarmente: “Ai paparazzi fuori da casa mia chiedo di rispettare i miei spazi invece di fare notizia sul dolore delle altre persone, ho bisogno di privacy. Mia madre è morta da pochi giorni, ho perso i due pilastri della mia vita“.