Il calcio è pronto a tornare anche in Danimarca: il Primo Ministro danese Mette Frederiksen ha infatti annunciato che entro fine mese la Superligaen potrà finalmente ripartire. Le partite ovviamente si disputeranno rigorosamente a porte chiuse, e i club si stanno ingegnando per ovviare alla mancanza di pubblico. In particolare l’Aarhus sarà il primo club a montare una tribuna virtuale nel suo stadio.
- Soldato Son, cecchino impeccabile: dieci centri su dieci
- L’iniziativa del Getafe: gli attuali abbonati non pagheranno la prossima stagione
- L’ossessione dei 100 goal di Cissè: “Torno in Ligue 1 gratis”
Come annunciato ieri dal Primo Ministro Mette Frederiksen, la Superligaen danese ripartirà a fine Maggio, probabilmente il 29. Ovviamente si ripartirà con tutte le precauzioni del caso: match a porte chiuse, distanziamento sociale in panchina, controlli serrati a tutti i giocatori prima di ogni match. I club si stanno ingegnando per cercare di coinvolgere i propri tifosi nella ripartenza, anche se a distanza. E se era sembrata avveniristica l’idea del Midtjylland di creare una zona drive-in per permettere ai fan di seguire le partite dalle loro macchine, c’è chi in Danimarca è andato decisamente oltre. La soluzione studiata dall’Aarhus è infatti quanto di più avveniristico si possa immaginare.
L’Aarhus e la “tribuna virtuale”
L’Aarhus Gymnasticforening, o più semplicemente Agf, ha annunciato che per la partita contro il Randers, presumibilmente in programma proprio il 29 Maggio, allestirà una tribuna virtuale. Il club, in collaborazione con la piattaforma digitale Zoom (chi sta lavorando in smart working ne avrà sicuramente sentito parlare), distribuirà 22 schermi giganti in tutto lo stadio con i volti dei tifosi che vogliono partecipare. L’iniziativa si chiama “Common Football“, e i fan potranno acquistare gratuitamente il loro virtuale posto al Ceres Park. Così il Ceo del club Jacob Nielsen: “È un’iniziativa digitale pionieristica e siamo orgogliosi di essere il primo club al mondo a provarla. Sembra che non ci saranno spettatori negli stadi per un po’ di tempo quindi forse potremo anche ispirare gli altri club a provare in futuro una cosa simile“. Di certo non sarà come essere fisicamente allo stadio, ma l’idea dell’Aarhus è veramente originale.