Erano due settimane che radio mercato dava per fatto il trasferimento di David Silva alla Lazio, ma ieri, come un fulmine a ciel sereno, la Real Sociedad ha annunciato il calciatore. Una scelta che ha fatto imbestialire il direttore sportivo della Lazio Igli Tare che ha rilasciato un comunicato sul sito ufficiale del club biancoceleste.
- Caos Barcellona, solamente 5 giocatori sono incedibili
- Tifosi del Liverpool sfottono Bernardo Silva che sbotta sui social
- Nuovi problemi per Arthur, incidente e alcoltest positivo
Tare infuriato con David Silva
Ricostruiamo la storia: 10 giorni fa lo spagnolo aveva dato la sua parola alla Lazio: “Finisco la Champions e vengo a Roma“, con tanto di visite mediche già prenotate. L’improvvisa e inaspettata eliminazione del Manchester City dalla coppa dalle grandi orecchie, aveva accelerato i tempi e la dirigenza biancoceleste aspettava con ansia il suo gioiello. L’accordo era stato trovato sulla base di 10 mln per 3 anni, più una casa in centro, più un jet privato a sua disposizione per tornare in Spagna. Insomma questa volta Lotito aveva davvero fatto le cose in grande senza badare a spese. Anche il padre del fantasista spagnolo aveva confermato: “Alla Lazio può giocare fino a 40 anni, sono convinto farà bene”.
Anche la squadra ci aveva fatto la bocca tanto che Ciro Immobile in un’intervista si era esposto: “Lo aspettiamo con grande entusiasmo. Con lui sarà più facile fare gol”. Improvvisamente, però, l’atteggiamento di David Silva cambia. La Lazio lo chiama tutti i giorni ma lui spesso non risponde, mascherando la sua inopinata freddezza con la concentrazione pre-Champions. I giornali iniziano a parlare di un inserimento della Juventus, poi del Valencia, ma i rispettivi club smentiscono. Alla fine, l’epilogo che tutti già conosciamo, col giocatore che ha preferito riavvicinarsi alla famiglia. Tare, che in passato mai si è esposto sulle vicende di mercato (solo una volta con Bielsa) ha sbottato sul sito ufficiale della Lazio: “Apprendo del trasferimento di David Silva alla Real Sociedad. Ho grande rispetto per il giocatore, ma non per l’uomo“. Parole che lasciano poco spazio all’immaginazione.