Gli attimi dopo una sconfitta pesante sono sempre i più duri da digerire e da affrontare. Subito dopo l'eliminazione del Milan, i rossoneri e la dirigenza sono stati messi sotto tiro dagli addetti ai lavori, per una prestazione non all'altezza frutto anche di un calciomercato deludente in estate. Maldini sembra essere il rpimo responsabile.
De Ketelaere si, Dybala no
Che il Milan punti sui giovani calciatori è risaputo da alcuni anni. Tanti gli investimenti a lungo termine con l'acquisto di giocatori dall'età bassa che necessitano di ambientamento e di tempo per dimostrare il loro valore. L'esempio più eclatante è quello di Sandro Tonali. Il centrocampista alla sua prima stagione in rossonero è stato un autentico oggetto misterioso e le critiche si sono sprecate. L'anno seguente è stato uno dei principali protagonisti della cavalcata scudetto del Milan. In estate i rossoneri potevano puntare sul parametro zero Paulo Dybala, invece hanno puntato su De Ketelaere continuando sulla linea verde.
Maldini spiega il perchè
Intervistato da Sky, Paolo Maldini spiega il perchè delle scelte fatte in estate in sessione di calciomercato: "Se avessi voluto schierare contro l'Inter una formazione più forte, avrei dovuto fare un altro tipo di mercato. Sarebbe stato più semplice e meno oneroso andare a prendere Paulo Dybala all'inizio della stagione calcistica. Sarebbe però stato un acquisto giusto con il nostro progetto? Sarebbe stato approvato dalla proprietà? No, abbiamo un'idea e la volontà di costruire una squadra giovane e talentuosa. Con i giovani si rischia perchè hanno bisogno di tempo, come Sandro Tonali. De Ketelaere è un esempio di giocatori che devono crescere". Cosa ne penseranno i tifosi rossoneri?