Tra i tanti personaggi dello sport rimasti bloccati nell’Ucraina funestata dalla guerra c’era anche l’ex tecnico della Roma Paulo Fonseca, il quale insieme alla moglie (ucraina) e al figlio di quasi 3 anni si trovava barricato da giorni in un albergo di Kiev. Il loro primo tentativo di lasciare il paese era infatti fallito a causa della cancellazione del volo che avrebbe dovuto portarli in Portogallo. Adesso però l’allenatore lusitano e i suoi familiari sono riusciti a mettersi in salvo: decisivo l’intervento dell’ambasciata portoghese.
La fuga in minivan di Fonseca
Paulo Fonseca, sua moglie Katerina ed il loro figlio Martin nato nel 2019 sono riusciti a fuggire da Kiev e lasciare l’Ucraina direzione Portogallo. Da giorni ormai l’ex tecnico della Roma e la sua famiglia si erano rifugiati in un albergo della capitale (lo stesso in cui alloggiano De Zerbi ed il suo staff), in attesa di riuscire a lasciare il paese invaso dalle milizie russe. Nella notte di sabato la svolta, con un minivan che ha prelevato in albergo il portoghese, la moglie ed il figlio.
Il minivan da 15 posti mandato dall’ambasciata portoghese ha recuperato il tecnico e la sua famiglia insieme ad altri connazionali, tra cui Edgar Cardoso e Filipe Sousa che militano entrambi nello Shakhtar Donetsk, portandoli in Romania attraverso la Moldova. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport rimarranno qualche giorno in hotel per poi prendere il primo volo disponibile per Lisbona. In una Instagram Stories la moglie Katerina ha confermato la fine di quello che per loro era diventato un incubo: “Grazie per il grande supporto“, ha scritto.
“Io e la mia famiglia ora siamo al sicuro. Ricorderò la vostra gentilezza, ogni aiuto, ogni parola. Sono devastata, il mio cuore è spezzato. Sono stati due giorni terribili con tanta paura e lacrime. Guerra criminale ti odio, Ucraina ti amo“, ha concluso la signora Fonseca.
Una storia a lieto fine dunque, che fa però da contraltare a tante, terribili storie di gente comune bloccata in un paese ormai devastato dalla guerra.