Gli aneddoti di Cole al Chelsea: “Mourinho ci ha fatto diventare orribili. Con Ancelotti bevevo grappa”

calcio15/07/2021 • 16:48
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Gli aneddoti di Cole sul suo periodo al Chelsea sono veramente tanti, e l’ex centrocampista ha scelto di svelarne alcuni. Il 39enne ha vestito la maglia Blues per sette stagioni, dal 2003 al 2010, e nel podcast di Jamie Carragher, The Greatest Game, ha parlato principalmente di due famosi tecnici, il neo giallorosso Jose Mourinho e Carlo Ancelotti. Cole ha spiegato l’approccio dei due allenatori con la squadra.

Gli aneddoti di Cole: “Mourinho ci ha fatto diventare orribili. Con Ancelotti bevevo grappa”

Il portoghese ha trasformato profondamente i giocatori ma, secondo Cole, in peggio: “Noi odiavamo il Liverpool e il Manchester United, ma è Mourinho che ci ha resi così. Ci ha fatto diventare orribili. Il Chelsea era un club simpatico prima di Jose. Avevamo un bellissimo bar per i giocatori, i ragazzi delle altre squadre potevano venire a giocare con noi e poi potevamo andarcene in giro la sera per Londra. Era un bel club prima e Jose lo ha riconosciuto, ma ha detto ‘voglio trasformare questo gruppo nei peggiori giocatori da affrontare e tutti quanti ci odieranno’. Il tecnico ha reso le cose un po’ più piccanti e noi lo abbiamo accettato”.

Con lo Special One poi non mancavano le ramanzine. Per tutti, anche per i bravi ragazzi: “Aveva sempre qualcosa da ridire con me e con gli altri. Una volta, dopo che abbiamo perso al Camp Nou, ci siamo messi seduti e ci ha presi uno a uno, personalmente. ‘Pensi di essere un top player? Beh, eri paralizzato al Camp Nou, non hai dimostrato di avere le p***e. Sei uno della nazionale francese, dovresti essere forte’. E andava avanti così, mettendo tutti in croce. Poi è arrivato da me e pensavo mi avrebbe dato un sinistro in faccia. Invece ha guardato me e Duff e ha detto ‘voi due avete fatto bene’”.

Ancelotti invece era totalmente diverso: “Quando è arrivato abbiamo fatto una cena di squadra. Io sono arrivato tardi ed era rimasto solamente il posto vicino al mister. Arrivo e penso ‘oh m***a, adesso devo sedermi vicino ad Ancelotti‘. Mi sono seduto e lui come prima cosa mi dà un bicchiere di grappa. Ho pensato fosse un test, quindi l’ho bevuta. E lui me ne ha versato un altro. Praticamente, abbiamo passato la notte io e Carlo a farci bicchieri di grappa. Lui ci abbracciava, ci voleva bene, tutto il contrario di Jose. Anche quando non mi faceva giocare, io gli volevo comunque bene, era splendido come ci trattava”. 

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