Super gaffe in sala VAR, in Grecia. Nel bel mezzo del match arriva il fattorino con il pranzo a domicilio per gli arbitri. Giornata storica ieri in Grecia, per la prima partita della nuova stagione di Super League la nuova tecnologia ha fatto il suo esordio. Ma tutti ricorderanno l’introduzione del VAR solo per un altro motivo. Gli episodi in campo non c’entrano nulla, nessuna decisione clamorosa o sbagliata, c’entra piuttosto la fame, e non di gol.
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Gaffe in sala VAR: arriva il pranzo a domicilio
Allo stadio Lamia Municipal i padroni di casa del Lamia sono scesi in campo contro il Panathinaikos. Durante il match l’arbitro chiede l’intervento della nuova tecnologia, l’inquadratura passa dunque dal terreno di gioco alla sala VAR. Ed ecco la gaffe in diretta nazionale. Gli arbitri addetti al controllo video infatti non sono da soli. Inizialmente vengono inquadrati tre funzionari che monitorano il gioco, ma poi appare una quarta persona. Un uomo apre la porta e consegna il pranzo a domicilio, proprio nel momento clou della gara. Un addetto gli indica dove lasciare il cibo e il fattorino se ne va. Gli arbitri pare, che dopo il loro contributo alla partita, abbiano mangiato del souvlaki, uno spiedino di carne con verdure grigliate, che è un tipico cibo da strada greco parecchio diffuso anche negli stadi. Inutile dire che il video della consegna è diventato subito virale in tutto il mondo, tra tifosi increduli e commenti esilaranti.
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Secondo il Mirror in futuro la tecnologia prenderà sempre più campo nel calcio. La Fifa ha istituito un dipartimento di ricerca per studiare un metodo per poter sostituire i guardalinee con telecamere e computer. I robot avranno sicuramente bisogno di energia ma non di fast food. La partita in ogni modo si è conclusa con un pareggio per 1-1. Il Lamia passa in vantaggio già al ventesimo minuto, ma l’ex attaccante del Manchester United Federico Macheda pareggia con un rigore dopo soli quindici minuti.
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