Kai Havertz e gli 80 milioni del cartellino, un peso non indifferente per il giocatore di Aquisgrana. Il centrocampista, prima della sfida agli Europei contro la Francia, ha fatto una lunga chiacchierata con uno dei più importanti quotidiani tedeschi, il Suddeutsche Zeitung. Un Havertz a cuore aperto, che ha raccontato quanto siano stati difficili i primi mesi al Chelsea proprio a causa del prezzo del suo cartellino. I tifosi si aspettavano subito grandi prestazioni dal giocatore, ma per lui non è stato così semplice.
Kai arriva in casa Blues a settembre 2020, dopo gli acquisti di Werner, Ziyech, Chilwell e Thiago Silva. Un colpo estivo importante per il club di Abramovich, allora allenato da Frank Lampard. Il giovane, nella stagione precedente, era stato uno dei migliori giocatori della Bundesliga e il Chelsea è riuscito a spazzare la concorrenza degli altri club inglesi, così come degli spagnoli e degli italiani. Il centrocampista, dodici goal e sei assist nel campionato 2019-20, ha lasciato quindi il Bayer Leverkusen per raggiungere Londra.
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Havertz e gli 80 milioni del cartellino: “Tutti si aspettano che tu sia il nuovo Ronaldo”
Al suo arrivo le aspettative erano davvero tante, ma Kai fatica ad ambientarsi in Premier League. Frank Lampard lo difende spesso, il tedesco prova a guadagnarsi la fiducia dei tifosi Blues per tutta la stagione, senza grandi risultati, almeno fino a quando il suo gol contro il Manchester City a Porto regala la Champions League alla squadra di Tuchel.
Ora Havertz, in attesa dell’esordio all’Europeo, racconta le difficoltà incontrate in questi mesi londinesi. I tifosi si aspettavano troppo da lui: “La gente si aspetta che tu sia il nuovo Cristiano Ronaldo. Ma le cose non vanno così velocemente, tutto quello che ti circonda è una novità e all’inizio non ho giocato nel modo migliore. Ho subito una pressione totalmente diversa da quella a cui ero abituato a Leverkusen”.
Le troppe aspettative e le troppe pressioni hanno contribuito a peggiorare le sue prestazioni. Ma Kai è riuscito a salvare la stagione con un solo gol, quello della finale di Champions League. Un gol che ha spazzato finalmente via i malumori dei mesi passati: “Sono contento che la mia stagione sia finita con il gol in finale di Champions. È stata una rete fondamentale per la storia del Chelsea, ma anche per me, da un punto di vista personale è stato importante”.
Ora l’obiettivo è uno, restare con i piedi per terra e fare bene agli Europei con la Germania: “Aver vinto mi dà una certa sicurezza e molto entusiasmo, ma non serve a niente sentirsi un vincitore della Champions League se poi agli Europei non ne fai una giusta”.