Hoeness ha un messaggio per PSG e City: “I vostri soldi di me**a non bastano”

calcio12/11/2021 • 13:15
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Uli Hoeness, ex presidente del Bayern Monaco, attacca il PSG e il Manchester City e per farlo non usa troppi giri di parole. Negli ultimi anni e a differenza di molti club, i parigini e i Citizens hanno investito parecchi soldi sul mercato senza doversi preoccupare tanto dei problemi finanziari. Nonostante questo però, sottolinea il 69enne, le due società non hanno mai vinto niente al di fuori del contesto nazionale e Hoeness è felicissimo per questo. 

Hoeness ha un messaggio per PSG e City: “I vostri soldi di me**a non bastano”

L’ex presidente ne parla nel podcast dedicato alla sua vita, 11 Lives. A chi gli domanda se Nasser Al Khelaifi è il nuovo Uli Hoeness, lui risponde seccato: “No, non credo. Non so nemmeno se gli piace il calcio. La differenza tra me e lui? Io ho lavorato tanto, lui ha ricevuto i soldi in regalo. Finora non ha vinto niente, così come il Manchester City. Solo titoli nazionali. In Europa hanno fallito e perderanno ancora contro di noi. Non sempre, ma di tanto in tanto. E questo deve essere il nostro obiettivo. Ogni volta che vinceremo contro di loro, sarò felice. Questo è ciò che mi stimola, dimostrare che i loro soldi di me**a non bastano”.

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Al-Khelaifi

Il dirigente sportivo spiega poi la differenza tra l’universo Paris Saint-Germain e il suo: “Il PSG progetta per un anno, non è il mio universo. Io vedo le cose da un punto di vista economico. Non investo tutta la mia quota subito, per ricevere complimenti nell’immediato e poi lasciare problemi. Quando prendiamo delle decisioni, dobbiamo assicurarci di avere margine tra tre o quattro anni, che non crolli tutto all’improvviso. Per arrivare a questo risultato, sono anche disposto a perdere qualche trofeo”.

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Hoeness

E lui di trofei ne ha vinti davvero tanti, così tanti che può permettersi di mettere il futuro del club davanti agli affari: “Quando hai vinto 60 titoli come me, non è importante vincere sempre. Franz Beckenbauer, Karl-Heinz Rummenigge ed io siamo così ricoperti di titoli che possiamo permetterci di mettere il futuro del club davanti agli affari quando prendiamo una decisione”.

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