Dopo il Festival di Sanremo, Zlatan Ibrahimovic ci ha preso gusto a stare in tv ed è stato ospitato da Fabio Fazio a Che Tempo che fa. Lo svedese ha parlato del Milan di Gattuso e di scudetto.
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Ibra parla del Milan e di Gattuso
“Mi sento un leader; è l’unica squadra che mi ha emozionato – inizia così l’intervista a Ibrahimovic da Fazio –. Voglio essere la loro guida. Mi manca la squadra, mi manca il mister, mi manca il Milan, come se mi mancassero i miei figli. Sono uno di loro è casa mia. Se rimango al Milan? Dipende da Paolo Maldini. Vediamo“. Poi racconta un aneddoto su quando era piccolino: “Da bambino ero basso, fino a 16 anni ero molto basso. Avevo problemi anche con i muscoli e con la schiena ma poi sono cresciuto in un’estate”. Sul paragone col Cigno di Utrecht: “All’Ajax si aspettavano che io fossi il nuovo Van Basten….troppa pressione”.
Poi sul suo amico Gattuso: “L’ho chiamato e gli ho detto ‘devi mandare un messaggio a mio figlio, perché è il suo compleanno e tu sei il suo giocatore preferito, e se non lo mandi vengo a Napoli e te li faccio fare in diretta’. Me lo ha mandato. Una volta l’ho messo a testa in giù in un bidone, ma si scherzava… Lui fa il duro, è un duro, e allora l’ho alzato e l’ho messo a testa in giù coi piedi che uscivano”. Chiosa finale con Galliani: “Gli voglio troppo bene. Al Barcellona non ero felice e lui mi portò al Milan. Poi mi cedette al Psg e mi arrabbiai, ma poi le cose sono andate bene e abbiamo chiarito. Scudetto? Tutto è possibile. Sono arrivato al Milan per vincere”.