Mister umiltà Zlatan Ibrahimovic torna a parlare e lo fa esprimendo il suo pensiero sulla MLS, in particolare sul livello della competizione.
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Si definisce leggenda e forse è veramente così, sicuramente lo è quando si parla di modestia, parliamo ovviamente di Zlatan Ibrahimovic. Negli anni il Dio svedese ha mostrato ai tifosi le sue immense capacità ma soprattutto la sua immensa umiltà.
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Dai calci rotanti, ai gol al limite dell’impossibile, dall’autodefinirsi una minaccia per qualunque avversario allo stilare una formazione ideale di soli Ibrahimovic in campo, tutto questo è Zlatan.
Ibrahimovic sulla MLS: “Io una Ferrari in mezzo alle Fiat”
Ma cosa penserà lo svedese della Major League Soccer? L’attaccante il 23 marzo 2018, dopo aver indossato le maglie dei maggiori club europei, lascia anticipatamente il Manchester United e approda ai Los Angeles Galaxy. Lo svedese, dopo circa un anno e mezzo negli Stati Uniti ha tracciato, durante un’intervista a ESPN, un resoconto sulla sua esperienza americana, soffermandosi in particolare sul livello della MLS. E naturalmente l’ha fatto a modo suo, senza usare troppi giri di parole.
“Io qui sono come una Ferrari in mezzo alle Fiat. Il campionato americano non è al livello di quello europeo, bisogna essere onesti. Prima giocavo con giocatori del mio livello, o quasi. Ho vissuto una cosa simile con la Svezia, non accetto che non mi arrivi la palla o che mi arrivi troppo tardi. I compagni devono essere al mio livello. Le partite qui potrebbero essere più veloci, più tattiche, con maggiore ritmo”.
In questo momento i Los Angeles Galaxy si trovano al terzo posto in classifica, dietro al Los Angeles FC, avanti di 12 punti, e al Seattle Sounders a un punto di distanza. Un terzo posto che starà sicuramente stretto allo svedese, che in carriera, e in Europa, ha vinto ben 12 campionati (uno revocato), senza considerare tutte le altre competizioni.
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Ormai mancano soltanto 14 match alla fine della stagione e il sogno del primo posto sembra svanire. Per il prossimo anno urge sicuramente un cambio di motore per i compagni di squadra, per stare al passo dello svedese e vincere, forse, il campionato.