L’Inghilterra è pronta alla riapertura degli stadi. Il Regno Unito potrebbe essere il primo paese del continente europeo a riaccogliere i tifosi negli impianti sportivi. A confermarlo è il primo ministro Boris Johnson che, alla Camera dei Comuni, ha parlato di una riapertura graduale: “I tornelli dei nostri stadi sportivi ruoteranno ancora una volta, a seconda dei limiti di capacità e delle dimensioni della sede”. Questo consentirebbe ai tifosi inglesi di poter assistere all’ultima gara di Premier League e alle sette partite di Euro 2021 che si giocheranno a Wembley e Wimbledon. L’Inghilterra, grazie al piano di vaccinazioni iniziato l’8 dicembre 2020 e che ha già superato quota 17,5 milioni di dosi, punta a tornar presto alla normalità. Il governo ha stilato un programma in quattro fasi, per far sì che questo accada il più velocemente possibile e in piena sicurezza.
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Inghilterra, riapertura stadi: da maggio 10 mila tifosi e da metà giugno per tutti
Nella prima fase, dal 29 marzo, ripartono gli sport all’aperto in due, via libera dunque ad attività come il tennis o il golf. Il 12 aprile partirà poi la seconda fase, riapriranno quindi piscine e palestre. Dopo circa un mese prenderà il via la terza fase, il 17 maggio, data in cui riapriranno cinema, hotel e B&B, ma non solo. I cittadini britannici, infatti, potranno ricominciare a partecipare a eventi culturali e sportivi. I numeri però, almeno inizialmente, saranno strettamente limitati. Negli stadi, in particolare, sarà consentita la presenza al massimo di 10 mila persone o del 25% della capienza, nel caso di impianti più piccoli. Se tutto andasse secondo i piani, in estate si entrerebbe nella quarta e ultima fase. Il governo, dal 21 giugno, mira infatti a rimuovere tutti i limiti legali al contatto sociale.
La prospettiva è quindi quella di riempire Wembley per la finale di Euro 2021. Un sold out attualmente impensabile, ma a cui punta il governo inglese. La notizia è stata accolta con gioia dai tifosi del Regno Unito. Alcuni di loro erano già riusciti a tornare allo stadio alla fine dello scorso anno. Il governo britannico aveva infatti previsto la riapertura degli impianti a capienza ridotta. Solo 5 gli stadi del campionato inglese interessati e un massimo di 2mila presenze per gara. Ma la terza ondata del virus ha posto fine a quell’esperimento non appena è stato avviato e da allora i cancelli sono stati chiusi. Ora, però, i tortelli potrebbero presto tornare a ruotare.