Abbiamo parlato con Alessandro Matri del suo futuro, dei suoi allenatori, e dei suoi più bei ricordi nel calcio. Ecco le parti salienti dell’intervista…
IL CICLISMO, GLI ESORDI E IL MILAN
Fino agli 8-9 anni ho fatto anche ciclismo. Poi è arrivato il momento di scegliere. Da piccolo il calcio lo vedevo come un gioco. Nelle piccole squadre non c’erano troppe regole, ma arrivato al Milan è cambiato tutto. Al Milan ho imparato a essere un calciatore. Quando arrivi a Milanello, e ti alleni con dei giocatori veri. ti senti importante anche se sei nella Primavera. Hai molte regole, ma hai tutto a disposizione.
IL FUTURO
Ora sono senza squadra. Potrei smettere o potrei continuare. in questo mese mi sono allenato con il Monza. Ora faccio un po’ di allenamento in casa, ma sono in cerca dei macchinari giusti. Non ho il tapis roulant e sto cercando una cyclette. Per ora faccio il papà 24 ore su 24.
ALLEGRI E CONTE
Cosa farà Allegri? Ha girato quasi tutte le nostre grandi del campionato. Per la dimensione che ha, ambisce certamente a grandi Club, perciò un’avventura all’estero è probabile.
Conte è più che diretto, è uno verace che mette tutta la passione sul campo e non fa distinzione tra giocatori giovani o campioni quando deve dire qualcosa. Lo fa davanti a tutti ed è un pregio. Non fa distinzioni né sui comportamenti, né soprattutto sulle scelte tecniche.
LA PARTITA PIU’ BELLA DELLA CARRIERA, E IL COMPAGNO PIU’ FORTE
La vittoria che ricordo con più piacere è la decima Coppa Italia della Juve. Feci il gol vittoria in finale e il presidente mi ringraziò per questo traguardo del Club. Forse la partita più bella è la semifinale con la Fiorentina, in cui dovetti sostituire Tevez all’ultimo e rimontammo anche con un mio gol la sconfitta dell’andata, trovando la qualificazione.
Il giocatore più forte con cui ho giocato? Andrea Pirlo è senza dubbio il giocatore più forte con cui abbia giocato. Non mi ha stupito, già sapevo del suo valore.