Un terribile scontro di gioco con David Luiz durante la sfida tra Arsenal e Wolverhampton, con le teste che sbattono violentemente una contro l’altra. Poi, da quel momento, il buio. Sono stati tre mesi difficili per l’attaccante dei Wolves Raul Jimenez, che da qualche giorno è tornato ad allenarsi con i compagni. Il messicano ha parlato per la prima volta di quel terribile incidente.
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Sono passati tre lunghi mesi da quando in una serata maledetta all’Emirates Stadium di Londra, le teste di Raul Jimenez e David Luiz si scontrarono in maniera clamorosamente violenta facendo cadere a terra l’attaccante messicano privo di sensi. La diagnosi fu impietosa: frattura del cranio e conseguente intervento chirurgico d’urgenza per fermare l’inevitabile emorragia interna. Il dolore, la paura, la lenta riabilitazione, e adesso il ritorno sui campi di allenamento in attesa di poter tornare a disputare anche gare ufficiali. L’attaccante messicano, in un’intervista con EstiloDF, ha parlato per la prima volta dopo l’infortunio.
Jimenez racconta il suo infortunio alla testa
“Non ricordo cosa sia successo esattamente. È tutto sfocato“, ha esordito Jimenez parlando dell’infortunio alla testa. “Tutto quello che ricordo è che mi sono svegliato in ospedale dopo l’operazione. Da lì è stato tutto complicato, soprattutto tornare a casa e non poter fare nulla“. Fondamentale l’aiuto della sua compagna: “Ogni piccola mossa che facevo era molto lenta, ma la mia ragazza mi ha aiutato moltissimo durante la mia guarigione. Lei era sempre vicino a me per sostenermi“. Adesso il peggio sembra ormai alle spalle e la riabilitazione è quasi completa. I compagni e l’allenatore Nuno Espirito Santo lo aspettano a braccia aperte: “Siamo felicissimi, ma sappiamo che ci vorrà del tempo“, ha dichiarato il tecnico. Ora Jimenez aspetta solo l’ok dei medici per poter tornare a fare ciò che gli riesce meglio: i goal.