I russi Kokorin e Mamaev, dopo mesi, tornano in campo per una partitella. Naturalmente in carcere, dove sono detenuti da mesi per aggressione. Alexandr Kokorin e Pavel Mamaev erano due giocatori rispettivamente dello Zenit e del Krasnodar, oltre che della Nazionale russa. Tutto cambia quando nell’autunno scorso la polizia li arresta.
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I due, una mattina di inizio ottobre, si trovavano in un bar quando si rendono protagonisti di un’aggressione. Vittima un funzionario del governo russo, a cui Kokorin lancia contro anche una sedia. Il momento di follia è stato ripreso dalle telecamere della videosorveglianza del locale e per i due è scattato l’arresto. I rispettivi club hanno preso subito provvedimenti, prendendo prima le distanze dai due giocatori e poi licenziandoli. Anche la Federazione Russa di calcio ha deciso per un’espulsione dell’attaccante e del centrocampista dalla Nazionale. A maggio 2019 Kokorin riceve una condanna a 18 mesi di carcere mentre Mamaev una condanna a 17 mesi.
Partitella in carcere per Kokorin e Mamaev
Ieri però sono tornati finalmente in campo, naturalmente nell’istituto penitenziario di Belgorod, dove stanno scontando la pena. Una partitella contro il Saljut Belgorod, club di terza divisione russa. I due professionisti, come racconta Sport24. ru, hanno giocato per la rappresentativa della colonia correttiva n.4. Condizioni del campo discutibili, 56 giornalisti accreditati e un risultato finale di 4-2 a favore dei detenuti. I due giocatori non hanno perso di certo lo smalto e hanno trascinato la loro squadra alla vittoria, un gol per Kokorin e una tripletta invece per Mamaev.
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Il centrocampista e l’attaccante sono amici di lunga data e con l’aggressione del 2018 non era la prima volta che finivano nell’occhio del ciclone. Subito dopo l’uscita dall’Europeo del 2016 con la Russia erano volati a Montecarlo e avevano speso circa 250 mila euro in Champagne irritando, e non poco, la Federazione ma allora non ci furono grosse conseguenze. Nel 2017 Kokorin è balzato alle cronache per aver portato con sé due pistole a un matrimonio di un amico. Anche in questo caso però non ci furono pesanti ripercussioni. L’aggressione di ottobre, invece, può aver rovinato per sempre le loro carriere.
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