Da capolista a secondo in classifica, succede anche questo nel calcio ai tempi del coronavirus. Il Lask Linz, prima dello stop, era in testa alla Bundesliga austriaca, ma tornerà in campo da secondo in classifica, dietro al Salisburgo. Tutta colpa delle partitelle durante l’allenamento. Il club infatti, non ha rispettato le regole sul distanziamento sociale e la Federazione austriaca ha deciso di prendere dei seri provvedimenti: 6 punti di penalizzazione e una multa di 75 mila euro. La stagione, in Austria, dovrebbe ripartire il 3 giugno, anche se nel paese si è già giocata la finale di coppa tra il Salisburgo e l’Austria Lustenau. La formazione Red Bull si è aggiudicata il primo trofeo post coronavirus e ha festeggiato mantenendo il distanziamento sociale, mentre i tifosi seguivano l’evento in modalità drive-in.
- Riyad Mahrez derubato, ladri portano via un super bottino
- Retata in Bosnia, arrestato l’arbitro internazionale Slavko Vincic
- Diego Costa, chiesti sei mesi di carcere e mezzo milione di euro di multa
Lask Linz non rispetta regole di distanziamento, penalizzazione e multa
Ma la squadra dello statunitense Jesse Marsch ha più di un motivo per festeggiare, tornerà in campo per la Bundesliga da capolista e non più da seconda. Una ripresa amara invece per il Lask che, non solo dovrà recuperare i punti persi e sperare di vincere comunque il titolo nazionale, ma dovrà anche affrontare il Manchester United per il ritorno dei quarti di finale di Europa League. All’andata i Red Devils avevano travolto la squadra austriaca per 5-0. Il club, secondo l’agenzia di stampa austriaca AD, è stato giudicato colpevole di violazione delle regole di distanziamento sociale. Norme introdotte anche per proteggere i giocatori durante e dopo la pandemia di Covid-19.
Le squadre in Austria possono allenarsi, ma solo in piccoli gruppi. I giocatori, inoltre, devono sempre mantenere la giusta distanza l’uno dall’altro. Il Lanz però non ha rispettato le disposizioni. Sono stati infatti diffusi dei video di alcune partitelle in cui la formazione non manteneva il distanziamento. La società si è subito scusata per aver violato le regole, sostenendo che tutti i loro giocatori sono risultati negativi prima dell’inizio delle sessioni. Le scuse però non sono servite a molto, la federazione ha aperto un’indagine e ha punito il club. Ora il Lanz rischia di perdere quel titolo che manca dalla città di Linz dal 1965.