Continuano nel mondo del calcio le prese di posizione di dirigenti, ex calciatori e tifosi sulla rottura tra il Milan e Paolo Maldini. Una caso di cui se ne parlerà ancora per molto vista l'incredulità e lo sgomento che ha causato nell'ambiente rossonero e non. Ora è il turno di Leonardo, ex calciatore e dirigente della squadra del Milan e le sue dichiarazioni fanno molto pensare.
L'attacco alla dirigenza del Milan
Durante un'intervista rilasciata al quotidiano Corriere della Sera, il brasiliano Leonardo, ora dirigente in cerca di una squadra dopo l'avventura terminata con il PSG, si è detto sorpreso per ciò che è accaduto al suo ex compagno di squadra Paolo Maldini: "È assurdo affermare che non sappia lavorare in team, lo ha fatto per tutta la vita con umiltà. Non solo sono attonito, lo è tutto il mondo del calcio per la modalità dell'addio e le motivazione. Il Milan ha vinto uno scudetto e raggiunto la semifinale di Champions League e si appresta a chiudere il bilancio in utile, cosa che non accadeva da tempo".
Il monito che spaventa calciatori e tifosi
Ma Leonardo, dall'alto della sua esperienza, ha giustamente fatto osservare come questa situazione possa mettere a rischio il futuro di molti calciatori che ora potrebbero prendere una strada diversa e riflettere se restare al Milan o meno. Un monito che spaventa tifoseria e anche i giocatori: "Si sottovaluta quanto sia determinante per la crescita di un giocatore, come Leao e Tonali, il rapporto personale e quotidiano" - che appunto aveva Maldini con la rosa - "Ovvio che i giocatori sono disorientati e si chiedano se ciò che hanno fatto a Paolo maldini possano farlo anche a loro". Un'osservazione preoccupante che getta altre ombre sull'ambiebte rossonero, già molto preoccupato.
