La questione Lukaku continua a tenere banco all'intreo della FIGC. Gravina e l'AIA sembrano avere visuali differenti sulla vicenda e ora arriva la precisazione dell'associazione italiana degli arbitri.
L'AIA si appella al regolamento
Subito dopo il rigore relaizzato nell'andata della semifinale di Coppa Italia tra Juventus e Inter, Lukaku ha esultato portandosi il dito sulla bocca e osseervando la curva dei tifosi avversari. Una reazione ai cori razzisti subito dal belga. Ma l'AIA alza la voce e mette in guardia chi esulterà in questo modo: "La decisione in campo è stata presa, la grazia è una prerogativa della Federazione. Ma per noi non cambia nulla, continueremo a seguire il regolamento. Chi andrà a zittire il pubblico, dopo essere stato insultato, verrà ammonito".
Situazione intricata
Una situazione difficile da gestire per gli arbitri. Da una parte c'è stato Gravina che ha concesso la grazia e mandato un messaggio di lotta a difesa di chi subisce razzismo; dall'altro c'è un regolamento approvato da seguire. Sicuramente seguiranno polemiche qualora fioccheranno cartellini gialli e il precedente della grazia a Lukaku potrebbe essere un boomerang difficile da gestire.