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Manè e il lusso: “Ho sofferto la fame, perché dovrei volere Ferrari o aerei?”

calcio17/10/2019 • 12:06
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Sadio Manè è ormai uno dei migliori attaccanti al mondo e, inutile dirlo, ha un ingaggio stellare con il Livepool. Il giocatore è forse però uno dei giocatori meno appariscente degli ultimi anni. Questo solamente perché Manè e il lusso non hanno mai avuto un gran bel rapporto. Il senegalese è ormai una garanzia nella formazione di Jurgen Klopp e, insieme ai colleghi Salah e Firmino, formano uno degli attacchi più forti d’Europa. Manè però è un calciatore un po’ diverso rispetto ai compagni di squadra o agli altri giocatori, soprattuto quando è lontano dal terreno di gioco. Nessun lusso, nessuna bravata, solo tanto impegno verso il prossimo.

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Manè e il lusso: “Ho sofferto la fame, ora posso aiutare gli altri”

Il giocatore sta già costruendo una scuola nel suo paese d’origine, ma non è l’unico grande dono che ha fatto. Con i soldi che guadagna Sadio preferisce infatti aiutare chi è meno fortunato di lui, invece di acquistare oggetti costosi e, a suo dire, inutili. È lo stesso giocatore a raccontarlo a nsemwoha. com, dichiarazioni riprese poi anche da Marca. Meglio costruire strutture per chi è meno fortunato o donare vestiti e cibo a chi è in una condizione di estrema povertà invece che comprare Ferrari o gioielli. 

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Perché dovrei volere dieci Ferrari, orologi di diamanti e due aerei? A cosa servono tutte queste cose per il bene del mondo? Io ho sofferto la fame, sono sopravvissuto a tempi davvero difficili, ho giocato scalzo e non sono andato a scuola. Oggi, con quello che guadagno, posso aiutare gli altri. Ho costruito scuole, uno stadio, abbiamo dato vestiti, scarpe e alimenti a persone in stato di estrema povertà. E poi dono anche 70 euro al mese a tutti gli abitanti di una zona molto povera del Senegal, per contribuire all’economia familiare”. 

Domande che difficilmente un’altra persona, giunta al suo livello, si porrebbe ogni giorno. Un attaccante lontano anni luce dai soliti pregiudizi sui calciatori.

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Alessandra Cangialosi
Tags :Liverpool

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