Nella gara di andata della semifinale di Champions League, il Real Madrid non va oltre il pareggio contro il Chelsea. Benzema risponde a Pulisic e, allo stadio Di Stefano, finisce 1-1. Il ritorno è previsto per il prossimo 5 maggio, ma Zinedine Zidane potrebbe dover fare a meno di uno dei suoi giocatori. Marcelo infatti deve fare lo scrutinatore. Il brasiliano è stato selezionato per far parte di un seggio elettorale per le elezioni dell’Assemblea di Madrid, che si terranno martedì 4, il giorno prima della partita. Un bel problema sia per il 32enne che ultimamente, anche a causa dell’infortunio di Mendy, era tornato in campo con più regolarità, sia per il tecnico. Il recupero del francese per l’incontro di Londra, infatti, non è ancora confermato, quindi l’eventuale perdita di Marcelo sarebbe un grattacapo anche per Zidane.
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Marcelo potrebbe saltare ritorno con Chelsea, deve fare lo scrutinatore
Il sorteggio per il seggio elettorale si è tenuto il 5 aprile e, secondo il Consiglio Elettorale, i presidenti e i membri nominati hanno avuto un periodo di sette giorni “per addurre cause giustificate e documentate che impediscono loro di accettare la carica”. Al momento però, come spiega El Mundo, i documenti presentati da Marcelo e dal club sono stati respinti. Il Real non ha comunque intenzione di arrendersi. Il Consiglio Elettorale continua a sostenere che il giocatore potrebbe volare lo stesso giorno del match. Ma se Marcelo non dovesse viaggiare con i blancos, non potrà essere convocato a causa dei protocolli coronavirus. Il terzino non può raggiungere i compagni il giorno della partita, deve viaggiare per forza con loro.
L’ufficio legale del club e l’entourage del giocatore stanno lavorando incessantemente per convincere il Consiglio Elettorale. Non è la prima volta che un giocatore rischia di dover saltare un match a causa delle elezioni. Quasi due anni fa, il portiere Aitor Fernández era stato selezionato come presidente supplente in un seggio elettorale. Il Levante, come il Real, aveva presentato subito ricorso ma il Consiglio Elettorale l’aveva accettato solamente al secondo appello. Il portiere era stato poi liberato dall’incarico e, nel giorno delle elezioni, aveva giocato a San Mamés contro l’Athletic.