Quando la sessione estiva di mercato è iniziata sembrava che l’Inter fosse già pronta per due grandi colpi: Paulo Dybala prima e Gleison Bremer poi. Alla fine, però, nessuno dei due si è trasferito in casa nerazzurra. Il primo si è trasferito alla Roma, mentre il difensore è un nuovo giocatore della Juventus. Il club milanese ha comunque accolto Onana, Bellanova, Asllani, Mkhitaryan e Lukaku ma ha anche detto addio a Perisic, Vidal e Ranocchia, andati via a zero. E ora, Beppe Marotta, ai microfoni di DAZN, fa il punto della situazione e difende l’operato della società.
Marotta: “Dybala? Non serviva”
Si parte da Dybala, che sembrava ormai in pugno da mesi. L’argentino però ha raggiunto José Mourinho a Roma: “Si è parlato tanto, io posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un bel professionista ma noi, e l’ho detto in tempi non sospetti, eravamo e siamo a posto in un settore offensivo sicuramente di grande valore”.
Marotta pensa comunque che Roma sia una piazza ideale per l’ex bianconero: “Per cui non c’era spazio non perché non fosse bravo, ma perché non c’era la necessità. Poi tutto come sempre è stato strumentalizzato e si rischia quasi di fare brutta figura. Ma non è così. Oggi l’Inter ha un reparto offensivo di grande valore e ce lo teniamo ben stretto. Se lo vedo bene alla Roma? Sicuramente sì, perché Roma credo che sia una piazza ideale per lui perché possa sentirsi veramente un leader. Non dico che possa essere l’erede di Totti, perché è molto forte come concetto, ma sarà un calciatore che può dare soddisfazione agli spettatori per le sue giocate. Auguro a lui ogni bene”.
Marotta: “Bremer, un’occasione sfumata”
E poi c’è Bremer, che sembrava vicinissimo al trasferimento a Milano salvo poi fermarsi a Torino, ma alla Juventus: “Qua il merito è di Piero Ausilio, che da mesi lavorava su questa pista e devo dire che Bremer è un grande giocatore. Poi evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economici finanziari non ci hanno permesso di arrivare a una conclusione. Noi abbiamo fatto la nostra corsa, ma quando arrivano delle offerte molto distanti dalla nostra è giusto che il venditore faccia la sua scelta, così come il calciatore, che è stato veramente molto bravo, grande professionista”.
Purtroppo, spiega Marotta, è sfumata un’occasione: “E di conseguenza è sfumata un’opportunità, ma, devo essere sincero, i manager hanno l’obbligo di tentare di intraprendere delle strade che magari portano anche a conclusioni negative, fa parte del gioco, però bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa”.
Il caso Skriniar e il confronto con i tifosi
L’affare Bremer viaggiava insieme al possibile addio di Skriniar. I tifosi chiedono che il giocatore non venga ceduto e Marotta fa chiarezza sul caso dello slovacco: “Abbiamo avuto questo incontro con i tifosi e ne siamo usciti ancora più rafforzati perché abbiamo colto una grande passione in questi che erano i rappresentanti. Noi abbiamo detto che da una parte abbiamo l’obbligo di fare una squadra competitiva, dall’altra abbiamo anche il dovere di guardare un equilibrio economico finanziario. Skriniar è un giocatore fortissimo, assolutamente, non necessariamente deve essere messo sul mercato. Assolutamente no”.
I contatti ci sono stati, svela infine Marotta, ma i tifosi devono stare tranquilli: “Abbiamo avuto dei contatti nelle settimane precedenti, e quindi una richiesta, dopo di che tutto sarà valutato, però questo fa parte di quello che sono le dinamiche. Il tifoso deve stare tranquillo perché la squadra sarà sempre competitiva, e deve essere competitiva, nel rispetto della fiducia che loro stessi ci hanno dato”.