Le parole di Antonio Cassano non passano mai inosservate e così dopo la frecciatina di Parolo che aveva difeso Immobile, spesso bersaglio di critiche da parte di Fantantonio, questa volta è stato Beppe Marotta ad attaccarlo per difendere Barella.
Marotta risponde a Cassano
“Sta facendo benissimo, ma in un campionato mediocre come quello italiano. Non mi piace, non mi dice niente, è bravo solo a far legna. Meglio Locatelli“. Questa la sentenza di Antonio Cassano su Nicolò Barella. Un duro attacco a cui ha risposto a un mese di distanza l’ad dell’Inter Beppe Marotta: “Nicolò è uno dei casi della differenza tra talento e campione: da talento, è diventato campione. Cassano, per esempio, da talento non è mai diventato campione. Non ha mai accompagnato le qualità tecniche a quelle umane”.
La critica all’ex fantasista di Bari Vecchia diventa ancora più severa: “Il talento ha delle qualità innate nel Dna. Ancora oggi io non ho visto giocatori potenzialmente più forti di lui, ma non ha mai accompagnato queste qualità a quelle umane: comportarsi in modo serio, disciplinato, avere una visione della vita e della professione. Lui sa di non aver mai raggiunto livelli altissimi”.
Poi tornando a parlare di Barella: “Nicolò ha confermato continuità: dal Cagliari all’Inter e oggi ci troviamo davanti a un campione. Occorre gratificarlo per quello che ha fatto, con un adeguamento del contratto pari a quello di una fascia importante di giocatori che fanno parte dell’Inter. Nelle prossime settimane ci arriveremo. Sarebbe bello, Handanovic ha la sua età e Barella è più giovane. Capitano non si diventa per caso: occorre avere le qualità umane e tecniche per essere un leader. Barella può iniziare a diventare un nostro leader”.