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Max Allegri: storia, carriera e curiosità sull'allenatore della Juventus

Max Allegri, ripercorriamo la sua carriera da giocatore e da allenatore, tra aneddoti e curiosità
calcio italiano20/06/2023 • 14:19
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Max Allegri lo conosciamo tutti come uno dei più vincenti allenatori italiani. Ma Acciughina ha avuto una luna storia anche come calciatore, prima di diventare l’allenatore controverso che è oggi. Amato e odiato allo stesso tempo, può piacere o no ma di lui se ne parla sempre. La carriera da allenatore è stata ricca di trionfi e gloriosa, di contro quella da calciatore è stata un po’ anonima al di fuori di alcune annate che lo hanno fatto rimanere nella memoria dei suoi ex tifosi. Ripercorriamo insieme gli step della sua carriera.

Max Allegri calciatore: centrocampista dai piedi buoni

Max Allegri ha iniziato a dare i primi calci al pallone al Livorno, squadra della sua città. Di ruolo centrocampista, il suo punto forte era l’impostazione della manovra. Il suo esordio in Serie A avvenne però con la maglia dei rivali del Pisa, nel 1989 contro il Milan. Nel 1991 passa al Pescara di Giovanni Galeone che divenne poi suo grande amico nel corso degli anni seguenti e dal quale imparò tattiche e aneddoti che gli sono serviti nella seguente carriera da allenatore. Ottiene la promozione in A da protagonista. Seguiranno poi avventure al Cagliari dove diventa un calciatore indispensabile per il centrocampo sardo; poi ancora al Perugia sempre di Galeone con cui ottiene la sua seconda promozione in Serie A. Nel 1997 veste la maglia del Napoli che però retrocede a fine stagione. Seguiranno altre avventure in Serie B con la maglia del Padova, Pescara e Pistoiese. Con la maglia dei toscani viene squalificato per illecito sportivo per una presunta combine nella gara di Coppa Italia contro l’Atalanta. Un anno dopo la squalifica verrà revocata con l’accoglimento del ricorso di Allegri e compagni. Terminerà la sua carriera da calciatore con la maglia dell’Aglianese in serie D e Serie C2.

Gli inizi da allenatore: dall’Aglianese al Sassuolo

È proprio con l’Aglianese, nella stagione 20023-2004, a iniziare la sua carriera da allenatore. Con il club ha la sua esperienza in Serie C2, per poi passare di categoria, in Serie C1 alla SPAL. Ma dopo un nono posto conquistato il club fallisce e Max Allegri si accorda con il Grosseto. Saranno due anni turbolenti che si concluderanno con un esonero. Per alcuni mesi farà da vice allenatore al suo amico Giovanni Galeone all’Udinese. Nel 2007 arriva la prima svolta della sua carriera da allenatore: la chiamata al Sassuolo. Con i neroverdi nella stagione 2007-2008 conquista una storica promozione in Serie B a cui si aggiunge anche la vittoria della Supercoppa italiana di Serie C.

Il Cagliari

La seconda svolta della sua carriera avviene nell’estate del 2008, quando Massimo Cellino gli affida la panchina del Cagliari. Con gli isolani l’inizio non è dei più felici con 5 sconfitte in 5 partite. Ma la dirigenza crede in lui e il Cagliari e Acciughina prendono confidenza e fiducia. Inizia una cavalcata storica che porterà i rossoblu fino alla settima posizione. La stagione seguente è meno esaltante ma conquista la matematica salvezza con largo anticipo, ma non basta per evitare l’esonero. Ma per lui si spalanca la porta del Milan.

Il Milan e i primi trionfi

Nell’estate del 2010 approda a sorpresa sulla panchina del Milan. Saranno quattro anni tra alti e bassi in cui solo nel primo riuscirà a conquistare lo Scudetto. Infatti riuscirà a riportare il tricolore in rossonero ben 7 anni dopo l’ultima gioia. La stagione seguente vince la Supercoppa italiana a Pechino contro l’Inter e raggiuge i quarti di finale di Champions League per poi essere eliminato dal Barcellona. Perderà il tricolore contro la Juventus a causa del famoso gol di Muntari non assegnato. Nella stagione 2012-2013 arriva il primo declino dovuto all’indebolimento della rosa per ragioni di bilancio: concluderà il campionato al terzo posto. Nel 2014 invece con la squadra a metà classifica subirà l’onta dell’esonero.

Il dominio con la Juventus

Con Antonio Conte che lascia la Juventus, Allegri viene chiamato dalla Juventus dopo l’esonero del Milan. Con i bianconeri Acciughina scriverà la storia del club e della Serie A. Dal 2014 al 2019 vincerà tutte le edizioni della serie A mettendo a referto cinque scudetti consecutivi vinti. Durante questi anni riesce anche ad arrivare per ben due volte in finale di Champions League. La prima volta ha trovato la sconfitta contro il Barcellona di Messi e la seconda volta contro il Real Madrid di Cristiano Ronaldo. In Italia, oltre al tricolore, vince anche svariate Coppe Italia e Supercoppe italiane. Dopo aver vinto tutto decide di prendersi due anni di riposo. Tornerà alla Juventus un po’ a sorpresa nell’estate del 2021 dopo gli addii di Sarri e Pirlo.

Ippica e vita privata

Di Max allegri allenatore si conosce tutto e su di lui sono tanti i dibattiti riguardanti il tipo di gioco adottato che punta a farne uno più dell’avversario tralasciando il bel gioco. Il suo ‘corto muso’ è ormai storia e deriva dalla sua passione per i cavalli, per l’ippica. Il livornese ha un suo cavallo da corsa di nome Estrosa che ha preso parte a varie corse. Sul fronte della vita privata, l’allenatore ha una figlia di nome Valentina che è molto attiva sui social, nata dal suo primo matrimonio che si è concluso. È passata nella storia del gossip rosa la sua relazione con Ambra Angiolini. Un amore che però è iniziato bene ma terminato malissimo con la coppia che non è riuscita a rimanere in buoni rapporti. Curiosità sul suo soprannome: Acciughina gli è stato dato quando era calciatore per via della sua statura: fisico magro, alto ma dal piede veloce. Un nomignolo che se lo è portato e se lo sta portando dietro ancora oggi.

Marco Corsini
Tags :JUVENTUS

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