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Morto Gianluca Vialli: il mondo del calcio in lutto

cronaca06/01/2023 • 09:39
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Dopo Sinisa Mihajlovic e Pelè, un altro grande del calcio si è spento stamattina. Gianluca Vialli ci ha lasciati a 58 anni per un cancro al pancreas contro cui lottava dal 2017.

Morto Gianluca Vialli

Un’altra notizia che nessuno avrebbe voluto sentire: stamattina si è spento Gianluca Vialli. L’ex attaccante di Juventus e Sampdoria, ci aveva provato a sconfiggere quel tremendo male, aveva anche lasciato la Nazionale per dedicarsi alle sue cure, ma purtroppo non ce l’ha fatta. Lascia la moglie Cathryn e le due figlie Olivia e Sofia.

Al termine di una lunga e difficoltosa trattativa con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri. L’obiettivo è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio“. Con questa frase si era congedato lo scorso 14 dicembre dal suo impegno in Nazionale come collaboratore del ct Roberto Mancini.

Viali e Mancini festeggiano la vittoria di Euro 2020

“Tra Vialli e Van Basten sceglierei sempre Gianluca”

Gianluca Vialli è stato un vincente sia da calciatore che da dirigente. Cresciuto nelle giovanili della squadra della sua città, la Cremonese, ha esordito in serie A nel 1984 con la maglia della Sampdoria con cui ha vinto lo storico scudetto nella stagione 1990-1991 facendo coppia in attacco col suo amico fraterno Roberto Mancini. Nel 1992 si è trasferito alla Juventus di Trapattoni con cui ha praticamente vinto tutto: lo scudetto del ’94-’95, la Coppa Uefa nel ’93 ma soprattutto l’ultima Champions League bianconera nel ’96. Ha chiuso la carriera da calciatore nel Chelsea con cui ha vinto coppe nazionali, la Coppa Uefa e la Supercoppa Europea nel ’98 nella doppia veste di calciatore-allenatore.

Vialli e Mancini soprannominati i gemelli del gol ai tempi della Sampdoria

Boskov diceva di lui: “Punta vera nel senso più moderno del termine. In viaggio continuo, movimento e potenza da destra a sinistra, al centro, un incubo per i difensori. Vedevi gli occhi dei nostri avversari e capivi che Luca li aveva sconfitti prima di entrare in campo. Il più feroce attaccante che ho mai visto. Se lo preferisco a Van Basten? Sicuro. Van Basten era molto più statico. Rispetto a Vialli aveva solo il gioco aereo, come qualità superiore. Fossi obbligato a scegliere, terrei sempre Luca. Che chi la pensa diversamente? Peggio per loro”.

La carriera da allenatore e le ultime dichiarazioni sulla malattia

Appesi gli scarpini al chiodo con un totale di 259 gol in carriera, Vialli ha intrapreso una breve carriera da allenatore nel Chelsea e nel Watford, salvo poi decidere di lasciare temporaneamente il mondo del calcio per vestire i panni di opinionista tv. Nel 2019 è entrato nello staff di Roberto Mancini, ufficialmente come capo delegazione della Nazionale italiana ma nei fatti è stato il consigliere del Mancio. Anche in Azzurro si è tolto la soddisfazione di vincere l’Europeo nel 2021.

Qualche settimana fa l’addio alla Nazionale per dedicarsi alla cura della sua malattia. “Ho paura di morire e non so cosa ci sarà dall’altra parte. Ma il concetto di morte serve per capire e apprezzare la vita“, aveva detto in un’intervista a Cattelan qualche mese fa. Ciao Gianluca, che la terra ti sia lieve.

Fabrizio Piepoli
Tags :SERIE A

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