Sono ormai 14 anni che Thomas Müller è una delle colonne portanti del Bayern Monaco. L’attaccante tedesco, cresciuto nel settore giovanile del club, con i bavaresi ha vinto praticamente tutto ed è riuscito a togliersi più di qualche soddisfazione. Nella sua lunghissima esperienza con i pluricampioni di Germania, Müller ha visto passare tanti allenatori vincenti. Con alcuni di loro ha legato oltremodo, con altri invece decisamente meno. E di questa seconda categoria, almeno stando a quanto fatto intendere dal nazionale tedesco in un’intervista al The Athletic, farebbe parte anche Carlo Ancelotti.
Müller stuzzica Ancelotti
Senza mai nominare direttamente l’attuale tecnico del Real Madrid, Müller ha però fatto capire che non gli piaceva affatto l’anarchia che vigeva in quel periodo a Monaco di Baviera: “Per come gioco io, la struttura della squadra è super importante. Deve funzionare tutto alla perfezione. Io sono un ingranaggio, metto le mie qualità e le mie caratteristiche nel mix e posso aiutare la squadra a migliorare in questa maniera. Non sarò mai un calciatore di quelli che si vanno a prendere il pallone nella propria area e dribblano tre avversari“, ha dichiarato il tedesco.
“Quando riusciamo ad avere stabilità, a controllare il gioco, per me è più semplice avere un impatto positivo”. Poi la stoccata ad Ancelotti: “Negli anni successivi all’addio di Guardiola non siamo riusciti a controllare il gioco. Anzi, certe volte era come essere nel Far West. Tutto quello per cui avevamo lottato come Bayern Monaco non c’era più. C’era l’impressione che potesse sempre accadere di tutto. E magari per gli spettatori era anche più divertente così“.
Non a caso Müller, 110 presenze e 42 goal con la maglia della Nazionale Tedesca, è considerato uno dei fautori della “congiura” che ha portato all’esonero dal Bayern Monaco dell’allenatore di Reggiolo…