La vicenda Pioli Fiorentina si è trasformata di colpo in una telenovelas: tra accuse reciproche e dissapori, le due parti si sono separate malamente dopo quasi due anni. Galeotto fu un comunicato dei viola, che aveva irritato il tecnico emiliano “costringendolo” (per usare le sue parole) alle dimissioni. Al suo posto i viola hanno richiamato Vincenzo Montella, ma la querelle tra Pioli e la Fiorentina sta continuando a distanza.
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PIOLI FIORENTINA, L’INIZIO
A far scoppiare l’ira del tecnico Pioli era stato un comunicato dalla società lunedì sera dopo la sconfitta casalinga contro il Frosinone. In questo comunicato il club tirava le orecchie alla squadra, sottolineando lo scarso impegno e richiamava il tecnico: “La società inoltre chiede al tecnico Pioli di gestire questo momento con la competenza e la serietà che ha dimostrato nella prima parte del Campionato“. La mattina dopo l’allenatore rassegnava le dimissioni e all’ansa dichiarava: “Sono stato costretto. Sono state messe in dubbio le mie capacità professionali e, soprattutto, umane”.
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PIOLI FIORENTINA, IL COMUNICATO
Immancabile la contro-risposta del club con un nuovo comunicato: “Riteniamo Stefano Pioli una persona perbene che si è sempre comportata, fino a ieri, correttamente nei confronti della Società. Per questo consideriamo il suo atteggiamento incomprensibile ed ingiustificabile, mettendo la Società in una situazione inaspettata e complicata da gestire. Il comunicato fatto dalla Fiorentina, e riportato da tutta la stampa, era doveroso per chiarire la posizione della Società, e per richiamare tutti al massimo impegno, senza offendere o delegittimare nessuno. Pertanto i motivi delle dimissioni di Pioli (a pochissimi giorni dalla scadenza del suo contratto) non c’entrano nulla con il comunicato fatto dalla Società, e il primo a saperlo è proprio Pioli. Ora comunque bisogna guardare avanti e concentrarsi esclusivamente sui risultati sportivi che dobbiamo e possiamo sicuramente ottenere”. Chi avrà ragione? In tutta questa storia sorride Vincenzo Montella, pronto a rimettersi in gioco dopo le deludenti esperienze con Siviglia e Milan.