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Premier League, no ai maxi recuperi: “Non ci saranno modifiche al regolamento”

calcio25/11/2022 • 21:31
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La Premier League dice no ai maxi recuperi in stile Mondiale. Le partite che si stanno disputando in Qatar verranno sicuramente ricordate anche per i maxi recuperi. In media, le partite dei primi quattro giorni della competizione sono durate ben 102 minuti e 42 secondi.

Ma perché? Lo ha spiegato il presidente della commissione arbitrale FIFA Pierluigi Collina: “Abbiamo raccomandato ai nostri arbitri di essere molto precisi nel calcolare il tempo da aggiungere alla fine di ogni tempo per compensare il tempo perso a causa di uno specifico tipo di incidente. Quello che vogliamo evitare è che una partita duri 42, 43, 44, 45 minuti di gioco attivo. Questo è inaccettabile. Immaginiamo che in un tempo ci siano 2 o 3 gol segnati, quindi è facile perdere 3, 4, 5 minuti solo per i festeggiamenti. E questo tempo va compensato alla fine”.

Premier League, no ai maxi recuperi

Da giorni si discute sulla possibilità di introdurre questo metodo anche nelle varie leghe nazionali. Ma se l’Italia si è detta disponibile a introdurre questa novità già dal 4 gennaio, e cioè dalla ripresa del campionato, la Premier League ha invece espresso parere contrario. La massima serie inglese non adotterà questo metodo

Il PGMOL, organismo responsabile degli ufficiali di gara nel calcio professionistico inglese, non ha intenzione di modificare le proprie regole di cronometraggio. Una decisione, spiega il Daily Mail, che è stata ben accolta dai calciatori di Premier.

Il sindacato internazionale dei giocatori chiede protezione

Sulla questione è intervenuto anche il sindacato internazionale dei giocatori. Fifpro, come ha sottolineato il segretario generale Jonas Baer-Hoffmann, ritiene che sia necessaria una maggiore protezione per i giocatori durante le partite più lunghe: “Se il tempo di gioco effettivo viene aumentato dal 10 al 15%, ciò si aggiunge sostanzialmente al tempo di competizione fisica per i giocatori. Più di ogni altra cosa sottolinea ancora una volta quanto sia fondamentale la protezione del carico di lavoro per i giocatori. Deve essere stabilita ora”.

Alessandra Cangialosi
Tags :PREMIER LEAGUE

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