Se si scrive su Google Antoine Camilleri, come primo risultato compare l’arcivescovo di Malta. In realtà il Camilleri di cui vi parliamo oggi ha poco a che fare con l’arcivescovato. Attaccante 26enne del Sannat Lions F.C., squadra militante nella serie B maltese, è salito alla cronaca per aver preso a pugni l’assistente dell’arbitro durante la partita persa contro l’Oratory Youths FC.
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MALTA, CAMILLERI PRENDE A PUGNI L’ASSISTENTE
Mancavano pochi minuti al triplice fischio, troppi per Antoine Camilleri che si è fatto espellere, poi è andato a muso duro verso l’arbitro ma i compagni l’hanno allontanato scortandolo fuori dal campo. Disastro evitato? Macché perché il giocatore se l’è presa col povero assistente, il signor Andrea Pavia, prendendolo a pugni e dicendogliene di tutti i i colori. Poi ha lasciato il campo mandando tutti a quel paese. Camilleri è stato condannato a pagare una multa di circa 100 euro e gli è stato dato il daspo per un anno. Tuttavia l’associazione degli arbitri maltesi ha aspramente criticato la linea “leggera” del giudice sportivo e chiederà una punizione più severa.
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Nella storia del calcio ci sono state altre aggressioni ai giudici di gara. Celebre la spinta di Paolo Di Canio ai danni dell’arbitro Paul Alcock che gli costò 11 giornate di squalifica in Premier League. In Germania, lo scorso 13 ottobre un arbitro era stato aggredito al termine della partita di promozione tedesca fra il BV Altenessen e il Barisspor (finita 1-3). L’arbitro, in seguito alle botte ricevute, aveva perso un dente e lamentava forti dolori al ginocchio. Il giudice sportivo ha squalificato 10 tesserati per un anno, raddoppiando la pena ai tre giocatori che sono entrati nello spogliatoio dell’arbitro. Squalificato per 6 mesi anche l’allenatore del BV Altenessen, accusato di aver messo le mani addosso al direttore di gara.
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