L’Italia è campione d’Europa per la seconda volta della sua storia! Battendo l’Inghilterra ai calci di rigore a Wembley gli Azzurri sono tornati sul tetto continentale dopo più di cinquant’anni. La squadra di Roberto Mancini non partiva certamente con i favori del pronostico, con gli esperti di tutto il mondo che la vedevano un gradino sotto a Francia, Belgio, Germania e alla stessa Inghilterra. Pronostici ribaltati e trofeo portato a Roma, con buona pace di tutti i detrattori che avevano dato l’Italia per spacciata troppo presto. A proposito, è il caso di fare una bella carrellata di tutti quei profeti di Euro 2020 o presunti tali che con le loro dichiarazioni avevano scommesso su una prematura uscita degli Azzurri dalla competizione.
Da Neville a Barthez, passando per Vieira e Lineker fino a Rio Ferdinand, ecco i profeti di Euro 2020 che avevano pronosticato la disfatta azzurra.
Gary Neville
Quel simpaticone dell’ex terzino destro del Manchester United, oggi opinionista per la tv inglese, in tempi non sospetti (dopo le prime due vittorie degli Azzurri contro Turchia e Svizzera) aveva già dato per spacciata la squadra di Mancini. “L’Italia sta facendo il massimo, ma sento che non saranno all’altezza“, aveva profetizzato Neville. “Ci stanno mettendo passione, ma voglio vederli quando affronteranno una squadra più forte. In definitiva gli uomini di Mancini non saranno all’altezza di Euro 2020“. Previsione azzeccata in pieno, o quasi…
Fabien Barthez
L’ex portiere della Francia vice campione del Mondo del 2006 (qualcuno si ricorda la finale di Berlino?) è il secondo dei profeti di Euro 2020. Poco dopo l’inizio della kermesse europea era stato interpellato da Le Tribune, e a precisa domanda sulle possibilità dell’Italia aveva dichiarato sornione: “Non mi piace. Ha giocato contro squadre non all’altezza in un girone semplice. Non ha nulla. Non farà molta strada“. Di strada invece gli Azzurri ne hanno fatta, sono arrivati fino in fondo al percorso caro Fabien…
Patrick Vieira
Grande centrocampista, mediocre allenatore, il neo tecnico del Crystal Palace è un altro dei profeti che aveva pronosticato un’Italia fuori dalle posizioni che contano: “Penso che le prime due partite che hanno giocato siano state due partite facili”, aveva dichiarato alla tv inglese. “Certo, devi battere sempre chi hai di fronte, ma ho ancora dei dubbi che possano arrivare fino alla fine. Credo che manchino di intensità, potenza, ritmo, per essere ancora più pericolosi in avanti, quindi aspetterò ancora. Penso che sia ancora un pò presto per prendere in considerazione l’Italia, che possa arrivare fino in fondo“. Un indovino, non c’è che dire…
Gary Lineker
Con i suoi tweet e le sue dichiarazioni l’ex attaccante della Nazionale Inglese, ora opinionista per la BBC, ha accompagnato il cammino degli Azzurri sperando in una prematura eliminazione da Euro 2020. “L’Italia è tornata ad essere l’Italia“, aveva ironizzato dopo la sofferta vittoria ai supplementari contro l’Austria, scatenando l’ira dei tifosi italiani. C’è anche Gary Lineker tra i profeti di Euro 2020.
Lineker aveva ribadito il concetto dopo la vittoria ai rigori contro la Spagna: “L’Italia segna per prima con una splendida conclusione di Chiesa. Catenaccio puntuale“, aveva twittato. Poi, alla vigilia della finale, aveva esagerato. Postando una foto di un piatto di penne all’amatriciana, l’ex attaccante aveva scritto: “Per il rispetto dei nostri amici italiani ho pensato di cucinare penne all’amatriciana. Da domani solo inglese, anche se…“. Quelle penne devono essergli andate maledettamente di traverso…
Rio Ferdinand
Da Neville a Barthez, passando per Vieira e Lineker, fino a Rio Ferdinand. È l’ex difensore inglese l’ultimo dei profeti di Euro 2020. “All’Inghilterra non importava chi potesse uscire vincitore tra Italia e Spagna, perché credo che sia superiore a entrambe“, aveva detto alla BBC dopo la vittoria azzurra in semifinale contro gli uomini di Luis Enrique. Nei giorni precedenti la finale poi aveva twittato con estrema sicurezza il motto “It’s coming home“, certo di una vittoria inglese contro l’Italia. No Rio, it’s coming Rome, hai sbagliato una consonante…