Difficile oggi accostare CR7 alla povertà, viste le continue foto sui social tra auto lussuose, ville megagalattiche e yacht. Eppure il campione portoghese ha vissuto un’infanzia difficile. A confermarlo è la sorella Katia Aveiro che su Instagram ha postato la foto della loro casa a Funchal e ha raccontato uno spiacevole episodio della loro infanzia.
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La sorella di CR7 racconta di quando venne morsa da un topo
“Sono nata in una vecchia casa, il mio letto era sorretto dai mattoni e quando avevo pochi mesi sono stata morsicata in faccia da un topo, non mi vergogno a dirlo – ha scritto Katia sui social- . Grazie a Dio, mia madre è arrivata in tempo, se no adesso sarei molto più brutta. Sono cresciuta in un quartiere povero e fin dalla tenera età ho imparato ad apprezzare quel poco che avevo, la vita ha sempre risposto nel tempo con opportunità sia per me che per chi mi circondava, e ci siamo aiutati a vicenda, poi è nata l’unione, perché abbiamo condiviso gli uni con gli altri, dato che mia madre mi ha insegnato a condividere ciò che avevamo tra noi.
Katia ha infine mandato un messaggio: “La capacità di aiutare qualcuno non riguarda i beni materiali, tutti dovrebbero e possono aiutare qualcuno, indipendentemente dalle proprie condizioni sociali. L’aiuto è vasto, io sono stata aiutata da persone senza che loro nemmeno lo sapessero. E tu aiuti qualcuno?”. Mamma Dolores ha tenuto sempre unita la famiglia nonostante la difficoltà, non è un caso che Cristiano Ronaldo sia molto legato a lei e poco prima del lockdown era tornato a Madeira per assisterla dopo l’ictus. L’attaccante della Juventus deve molto alla donna, in quanto da ragazzino lo “costrinse” a trasferirsi a Lisbona per tenerlo lontano dal padre alcolista.. “No, Cristiano, tu devi diventare un calciatore”, gli rispondeva continuamente la donna, auspicando al piccolo Ronaldo un futuro migliore.