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Raducioiu shock sul doping in Italia: "Al Milan mi davano delle pasticche..."

cronaca14/05/2023 • 09:24
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L'ex attaccante romeno Florin Raducioiu ha giocato in Italia agli inizi degli anni '90 vestendo le maglie di Bari, Verona, Brescia e Milan dove però non ha lasciato il segno. Tuttavia, le sue dichiarazioni sul doping rilasciate ad As stanno facendo discutere in Spagna.

Le agghiaccianti dichiarazioni di Raducioiu

Con la prematura scomparsa di Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic, morti entrambi per delle brutte malattie, si è iniziato a parlare insistentemente dell'uso di sostanze dopanti nel calcio italiano tra gli anni '80 e '90, come possibili cause di queste malattie. Qualche mese fa alle Iene l'ex difensore Massimo Brambati aveva rilasciato dichiarazioni shock, così come Dino Baggio, che fanno eco a quanto denuncia Zeman da anni. Alla lista si è aggiunto l'ex attaccante romeno Florin Raducioiu che ha rilasciato un'intervista ad As che sta facendo molto discutere.

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Gianluca Vialli e Sinisa Mihajlovic hanno condiviso lo stesso tragico destino

"Con tante morti premature, come quella di Vialli, Dino Baggio si è spaventato - ha dichiarato Raducioiu -. Io quello che posso dire è che al Brescia a ogni partita ci facevano iniezioni di un liquido rosso, sembrava sangue. Parlai col dottore e mi disse che era una vitamina che faceva sì che il muscolo non si stancasse facilmente".

Le pasticche al Milan

Raducioiu spiega che in tutta le squadre di serie A venivano utilizzati strani farmaci: "Era normale prendere questo tipo di cose. Nel Milan ricordo che prendevamo anche delle pasticche". Quando gli viene chiesto se venissero fatti controlli antidoping, lui risponde: "Sì, facevamo il test delle urine. Tutte queste domande nascono dalla morte di Vialli e di altri giocatori. La cosa ha fatto sì che iniziassero a fare domande su ciò che ci davano allora. Magari è stata solo una fatalità, o magari sono stati accelerati dei processi derivati da quei prodotti. Io ho 53 anni e sto bene". Un malcostume tutto italiano: "Se succedeva anche in altri paesi? No, altrove ti davano le medicine solo per il raffreddore".

 

Fabrizio Piepoli
Tags :Milan

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