Il Real Madrid, nel 2010, stava concludendo una trattativa per l’arrivo di David Silva. Alla fine rinunciò per la vita troppo festaiola del giocatore. Florentino Perez l’aveva in pugno. Dopo aver visto una partita a Valencia dell’allora ventiquattrenne Silva, il presidente dei Blancos voleva assolutamente che il centrocampista indossasse la casacca del Real. Perez, stando a quanto riporta il sito The Athletic, apprezzava talmente tanto il giocatore che avrebbe detto a un delegato di Madrid di prendere la valigia di Silva e portarla nello spogliatoio madrileno perché l’anno dopo avrebbe giocato con loro. Ma c’è un altro indizio che testimonierebbe che Silva fosse vicino al Real: una sua foto con il nipote proprio del presidente delle Merengues. Una trattativa di 30 milioni era già pronta per lo spagnolo, ma alla fine non andò mai in porto e il motivo è abbastanza sbalorditivo.
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Real Madrid rinunciò a Silva per la sua vita festaiola
David Silva non possedeva la “dignità richiesta” per essere una star del Bernabeu. In particolare, dopo una attento studio del personaggio, i Blancos hanno stabilito che beveva troppo e conduceva una vita eccessivamente festaiola. Caratteristiche non apprezzate a Madrid. Ricordiamo che il ragazzo all’epoca aveva solamente 24 anni e, nonostante qualche normale piccolo divertimento, non ha mai attirato le luci dei riflettori per marachelle particolari. Quell’anno lo spagnolo ha firmato poi con il Manchester City, club in cui milita tutt’ora.
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Domenica nella vittoria a Bournemouth per 3-1 ha raggiunto quota 400 presenze per gli Sky Blues. Silva è uno dei migliori giocatori del club ma, dopo 10 anni, ha deciso che alla fine della stagione sarà giunto il momento di dire addio al City. Durante l’estate, dopo la partenza di Vincent Kompany, è diventato il nuovo capitano. Silva è l’uomo di maggiore esperienza all’interno del club Citizens e già la scorsa stagione, in assenza del belga, indossava la fascia. Un bel modo per dire addio al suo club. Perez invece probabilmente si morde ancora le mani per l’occasione mancata.
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