È una delle sorprese più belle della stagione del Milan e della Serie A. Dopo un inizio in sordina Ante Rebic ha cominciato a segnare a raffica: 11 goal in 26 presenze in stagione e tante ottime prestazioni. Attaccante moderno e duttile, il croato ha dimostrato anche di avere un bel caratterino. Lo dimostrano le sue parole su alcuni colleghi e rivali bianconeri che, per usare un eufemismo, l’ex Eintracht non apprezza più di tanto…
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Dopo un inizio in sordina, come quello del suo Milan, Ante Rebic si è preso la squadra rossonera sulle spalle a suon di goal e prestazioni. Il croato, dopo l’arrivo di Pioli a Milanello, ha letteralmente cambiato marcia passando da possibile bidone ad elemento imprescindibile. La sua forza fisica unita ad un’ottima tecnica e alla buona velocità, lo rendono un attaccante moderno ed efficace. Poi da quando ha iniziato a segnare a raffica è diventato veramente fondamentale per il Milan. Il classe ’93 è un giocatore di personalità e dal carattere forte, e le parole rilasciate a Sportweek ne sono la dimostrazione. Un’intervista in cui Rebic lancia una bella bordata ad Higuain e Bernardeschi.
Rebic all’attacco di Higuain e Bernardeschi…e anche Szczesny
Motivo dell’attacco ai bianconeri, la troppa facilità con cui cadono a terra nei contrasti: “So quali sono le mie qualità, sono fisicamente forte, veloce, gioco con entrambi i piedi. E poi sono forte nella testa. Faccio un esempio. Nella partita vinta contra la Juve, a un certo punto ho detto qualcosa a Higuain. Non mi piacciono quelli come lui che, grandi e grossi, a ogni contatto restano a terra per tre minuti. Idem Bernardeschi. Lo stesso era successo con la Spal. Anche Ibra prende un sacco di botte ma si rialza subito e senza un lamento. Altri piangono troppo“. Durante quel Milan-Juventus anche una discussione con il polacco Szczesny, reo di avergli detto: “Perdi 2-0, non fare il fenomeno“. Rebic ha risposto al portiere a modo suo: “Normalmente avrei replicato, perché un’altra cosa che non mi piace è quando mi sottovalutano. Ma stavolta non ho aperto bocca. A Szczesny ho risposto in un altro modo (con un goal). Questa è la mia forza nella testa: chi mi attacca, mi carica“. Bene Ante, ti sei fatto tre buoni amici!