Ante Rebic segna, esulta e abbraccia il raccattapalle avversario. Sui social si scatena la polemica, in molti criticano il ragazzo ma ora il Lecce spiega il perché del gesto del croato. Il Milan torna alla grande in campionato. Dopo l’eliminazione in Coppa Italia contro la Juventus i rossoneri riescono a imporsi per 4-1 al Via del Mare contro il Lecce. La formazione di Pioli ha dominato il match e si è fatta perdonare per la prestazione contro i bianconeri. Castillejo, Bonaventura, Rebic e Leao stendono i salentini e non basta la rete di Mancosu su rigore per i padroni di casa. Dopo il gol del 3-1 del club milanese, però, si scatena una polemica social.
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Rebic segna e abbraccia il raccattapalle avversario, il Lecce spiega perché
Una polemica che coinvolge il croato indirettamente. Il ventiseienne infatti dopo aver segnato non ha esultato con il resto della squadra, ma è andato diretto verso un raccattapalle con la tuta del Lecce, dietro la porta di Gabriel. I due si sono salutati prima con un pugno contro pugno, nel rispetto delle regole introdotte a causa del coronavirus, poi Rebic però ha abbracciato il giovane. Alcuni tifosi hanno subito criticato il comportamento del giovane raccattapalle, che ha abbracciato un avversario dopo che questo aveva appena segnato la terza rete. Ma l’abbraccio del rossonero, a molti, era sembrato semplicemente un gesto consolatorio. E oggi, tramite Twitter, arriva la spiegazione del club salentino che conferma quest’ultima tesi. Un gesto vietato, ma sincero, che il ragazzo non dimenticherà.
“Ha 19 anni, vive in provincia di Lecce e da cinque anni milita nel nostro Settore Giovanile, coltivando il sogno di esordire in prima squadra con la maglia giallorossa in una gara ufficiale. Sogno accarezzato in amichevole con il Cosenza lo scorso settembre. Nella partita di ieri con il Milan viene designato per fare il raccattapalle. Rebic dopo aver segnato il gol lo vede affranto e, compiendo un bel gesto, lo abbraccia per rinfrancarlo”.