In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, Walid Regragui torna a parlare del suo Marocco dopo la rivelazione ai Mondiali di Qatar 2022.
Regragui esalta il Marocco
La Nazionale Marocchina ha regalato un sogno ai suoi tifosi durante il Mondiale di Qatar 2022. Il ct Walid Regragui ha centrato un traguardo storico portando per la prima volta una squadra africana in una semifinale mondiale. L’allenatore ha svelato il suo segreto: “In Qatar abbiamo raggruppato le madri nel nostro hotel. Nel 2018 abbiamo avuto un sacco di problemi perché i giocatori hanno portato i loro agenti, le fidanzate e gli amici. Ho cambiato il regolamento: solo mogli e figli o parenti, fratelli, sorelle, padri e madri erano autorizzati a rimanere”.
“Guardavamo i passaporti di tutti. Se avessi dato loro una scelta, il ritiro sarebbe stata svuotata delle madri. Ma dal momento che potevano solo portare parenti, era pieno di madri. E le madri mettono ordine. Erano molto importanti per me perché la cerchia familiare ruota intorno a loro. Per i musulmani, il raduno delle famiglie il venerdì attorno al couscous della madre è molto importante”.
Porte aperte a Brahim Diaz
Il ct del Marocco spiega la situazione di Brahim Diaz, il numero 10 del Milan in prestito dal Real Madrid: “L’ho incontrato, ci siamo presi un caffè e abbiamo parlato bene e a lungo. Ha il papà marocchino e la mamma spagnola, un’identità ancora più mista. È cresciuto in Spagna e nelle nazionali giovanili spagnole, ha debuttato con la Spagna. Al momento non è nemmeno diviso, si sente spagnolo“.
Conclude Regragui spalancando le porte della sua nazionale al calciatore rossonero: “Ha tutto il mio rispetto. Gli ho solo detto che quando questa sua riflessione sarà finita se vorrà venire da noi le porte per lui sono aperte, ma al momento non c’è discussione”.