In Inghilterra molti pensavano che dopo la pur positiva esperienza in MLS, il ritorno in patria In Championship con il Derby County con il doppio ruolo di giocatore e collaboratore dello staff tecnico sarebbe stato poco più di una passerella. Ieri invece Wayne Rooney, alla soglia dei 35 anni, ha dimostrato di saperci ancora fare, segnando un calcio di punizione magistrale che rilancia le ambizioni di Premier League della propria squadra.
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Giocatore finito? Carriera agli sgoccioli? Niente di tutto questo, e ieri Wayne Rooney l’ha dimostrato ancora una volta sul campo. L’ex asso del Manchester United ha regalato la vittoria al suo Derby County, squadra in cui milita da Gennaio con il doppio tuolo di capitano e collaboratore dello staff tecnico. Al 18esimo minuto del primo tempo il classe ’85 ha lasciato di stucco il portiere del Preston con un magistrale calcio di punizione, in una partita terminata poi 0-1. Una punizione calciata di astuzia sul palo del malcapitato Rudd, rimasto letteralmente di sasso. Grazie ai tre punti conquistati il Derby adesso si ritrova a ridosso della zona playoff con serie possibilità di agguantare un posto nella prossima Premier League. Anche grazie all’esperienza e alla classe di Wazza.
Rooney e il calcio di punizione che lancia il Derby County
Con la punizione trasformata, Rooney arriva a quota sei goal con la maglia del Derby County in appena 18 presenze. Niente male per un giocatore che Oltremanica consideravano già finito. Invece dopo l’esperienza in MLS al DC United, l’ex Nazionale inglese ha deciso di rimettersi in gioco nel suo paese d’origine. E i risultati gli stanno dando decisamente ragione. Anche molti ex compagni hanno speso parole d’elogio per lui. Come Rio Ferdinand, amico di tante battaglie di Rooney tra Manchester e Nazionale, che dopo il goal messo a segno dal numero 32 del Derby ha twittato semplicemente: “Wazzzaaaaaaaa“. Il fisico e l’esplosività non sono più quelle di quando incantava Old Trafford, ma la classe è rimasta intatta.