Sergio Ramos segna ma viene ammonito a causa della sua esultanza. Poi, però, arrivano le scuse dell’arbitro tedesco. Nella giornata di ieri, all’Arena Națională di Bucarest, è andata in scena la gara, per le qualificazioni europee, tra i padroni di casa della Romania e la Spagna. Le Furie Rosse hanno concluso la partita in 10, a causa dell’espulsione di Diego Llorente, ma hanno comunque potuto festeggiare una vittoria per 2-1. Il capitano Sergio Ramos è l’autore della prima rete, su rigore, gol che gli ha permesso di entrare nella Top10 dei migliori marcatori della storia della nazionale iberica. Un grande traguardo sicuramente, peccato che a causa dell’esultanza si sia beccato un cartellino giallo.
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Sergio Ramos ammonito, ma poi arrivano le scuse
Il regolamento parla chiaro. In caso di gol i giocatori devono comportarsi in modo consono. Niente perdite di tempo, non ci si può spogliare, ma soprattutto non si possono provocare avversari o tifosi. Regole che il difensore conosce benissimo e che quindi rispetta, ma l’ammonizione è arrivata comunque. Colpa di un malinteso. Al momento del vantaggio della Spagna il capitano mima con le mani un paio di occhiali. L’arbitro tedesco Aytekin, vedendolo, pensa subito a una provocazione e quindi tira fuori il cartellino giallo e lo ammonisce. Ramos prova a giustificarsi, ma il match deve andare avanti e il direttore di gara non lo ascolta. Lo spagnolo, come riporta il quotidiano As, ha poi approfittato dell’intervallo per parlare con Aytekin e spiegare le vere ragioni del gesto.
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“Durante l’intervallo ho spiegato ad Aytekin che ho fatto il gesto degli occhiali per mio nipote, che ha bisogno degli occhiali proprio come me. L’ho fatto per fargli forza, per dedicargli il gol, ma questo l’arbitro non lo sapeva e mi ha ammonito”.
Il tedesco, dopo aver ascoltato la storia, si è pentito dell’ammonizione e ha chiesto scusa al difensore. Scuse accettate, ma il giallo rimane: l’arbitro, da regolamento, non può annullarlo.
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