Una frecciata nemmeno troppo velata quella scagliata dal tecnico del Manchester United Ole Gunnar Soslskjaer. Bersaglio dell’allenatore norvegese, secondo i media inglesi, gli ex Red Devils Romelu Lukaku e Alexis Sanchez, entrambi passati all’Inter la scorsa estate.
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Non c’è andato leggero il tecnico del Manchester United Ole Gunnar Solsksjaer, che ha rilasciato alcune dichiarazioni alla rivista United We Stand. L’allenatore norvegese ha parlato dei problemi con alcuni giocatori dopo il suo approdo a Old Trafford nel Marzo 2019. Secondo i media britannici le parole di Solskjaer erano indirizzate a due giocatori in particolare: Lukaku e Sanchez, entrambi passati alla corte dell’Inter di Antonio Conte la scorsa estate. L’accusa è quella di aver anteposto il bene personale a quello del gruppo. Per far capire bene il proprio pensiero l’allenatore norvegese non ha usato giri di parole: “I’d rather have a hole in the squad than an a***hole“, tradotto “Preferirei avere un buco in squadra che un buco di c***“. Meglio lacune di formazione che delle mele marce in squadra in sintesi.
Solskjaer vs Lukaku e Sanchez (ma anche Smalling)
L’attacco di Solskjaer secondo gli addetti ai lavori inglesi è decisamente riferito a Lukaku e Sanchez. Ma anche a Smalling, passato la scorsa estate alla Roma: “La personalità è troppo importante. Siamo una squadra in un ambiente di squadra. È normale che i giocatori abbiano un po’ di ego, ma devono essere in grado di adattarsi“. Al suo approdo sulla panchina dello United, nel Marzo dello scorso anno, Solskjaer trovò un gruppo stanco e spaccato: “I giocatori erano fisicamente e mentalmente stanchi e abbiamo avuto vari infortuni. Hanno iniziato con un pensiero negativo, mentre ora è l’opposto. Ci sono state cose che non mi sono piaciute l’anno scorso, alcuni programmi personali che non potevano essere risolti fino all’estate. Ci saranno sempre giocatori che vogliono giocare di più, ma se una squadra vuole avere successo i giocatori devono essere disponibili in momenti diversi“. Quest’anno invece, la musica è cambiata: “Adesso sento che in questo gruppo non abbiamo mele marce“.