La Fifa non ci sta. Il massimo organo mondiale del calcio attacca riguardo il progetto dei grandi club europei di costituire una Superlega. E minaccia esclusioni eccellenti. La competizione coinvolgerebbe una ristretta elite dei migliori club del Vecchio Continente. Secondo le indiscrezioni dovrebbe prendere il via nel 2022. I maggiori club vedono nella sua costituzione la possibilità di aumentare in maniera esponenziale gli introiti.
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Non avranno vita facile i grandi club che lavorano per la nascita della Superlega europea. Dovranno infatti lottare con le maggiori istituzioni calcistiche, che gli hanno apertamente dichiarato guerra. A partire dalla Fifa. In una dichiarazione rilasciata di concerto con le sei Confederazioni associate infatti (Afc, Caf, Concacaf, Conmebol, Ofc e Uefa), la Fifa si è schierata contro il progetto. Ha minacciato di vietare a chiunque dovesse prenderne parte di partecipare “alle competizioni organizzate dalla Fifa o dalle confederazioni corrispondenti“. Il comunicato parla chiaro: “Alla luce delle recenti indiscrezioni in merito alla nascita di una Superlega europea ristretta ad alcuni club, la Fifa e le sei confederazioni desiderano ribadire e sottolineare che detta competizione non verrebbe riconosciuta nè dalla Fifa nè dalla corrispondente confederazione (la Uefa)“.
Superlega, la Fifa minaccia sanzioni
La lettera spiega la posizione della Fifa ed è firmata del numero 1 Gianni Infantino e dai presidenti delle varie confederazioni. Per lo statuto della Fifa tutte le competizioni devono essere organizzate o riconosciute dall’ente corrispondente. E questo a ciascun livello, dalla Fifa a livello globale, e dalla confederazione a livello continentale: “Le confederazioni riconoscono il Mondiale per club come l’unico torneo globale per club. La Fifa riconosce le competizioni per club organizzate dalle confederazioni come le uniche a livello continentale. I principi universali di merito sportivo, solidarietà, sistema di promozione e retrocessione sono elementi chiave nella piramide calcistica. Garantiscono il successo di questo sport. Per questo sono inclusi negli statuti della Fifa e delle confederazioni. I risultati in campo devono essere gli unici a determinare la partecipazione alle competizioni mondiali e continentali“. La Fifa passa dunque all’attacco. Cosa faranno ora i grandi club europei?