In una conferenza stampa alla Bombonera di Buenos Aires, un commosso Carlitos Tevez ha salutato il Boca Juniors e, con ogni probabilità, il mondo del calcio giocato. L’attaccante argentino lascia gli Xeinezes con sei mesi di anticipo rispetto alla naturale scadenza del suo contratto. Sul suo futuro non è stato chiarissimo, anche se le sue parole fanno pensare ad un probabile ritiro.
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“La mia carriera qui è finita. Voglio andarmene come ‘Carlitos del popolo’“. Con queste parole un commosso Carlitos Tevez ha annunciato il suo addio al Boca Juniors, perlomeno nei panni di calciatore. Il 37enne attaccante, in una conferenza stampa alla ‘Bombonera‘ non ha chiarito quale sarà il suo futuro e ha spiegato il suo addio al Boca con “motivi familiari”: “Mi faccio da parte – ha spiegato l’Apache – perchè non ho le risorse, mentalmente, per continuare. Non so cosa farò della mia vita, ora voglio riposare e stare con la mia famiglia“. Una decisione sofferta, quella di Tevez, che lascia a malincuore i colori che più ama: “Per me il Boca è il miglior club del mondo. Mio padre era del Boca, così come mia madre, mia moglie e i miei figli. Il Boca ti porta a dare il massimo, molto più del tuo massimo e io non sono più in grado di darlo. Il mio futuro? A oggi dico che mi ritiro, ma magari fra tre mesi sentirò la voglia di tornare a giocare“, ha sentenziato lasciando però aperto uno spiraglio ad un suo eventuale ritorno in campo.
Lo straziante saluto di Tevez al Boca
Una decisione sofferta ma ponderata, arrivata dopo un periodo difficile in cui Tevez (inserito tra i migliori colpi alla Juve di Paratici) ha perso anche il suo padre adottivo, Don Segundo, a causa del Covid: “Pensavo che questo momento non sarebbe mai arrivato, ma sono qui per dirvi che non resterò al club. Non è un addio a questa maglia ma un arrivederci, perchè ci sarò sempre. Il Boca ti chiede di dare il massimo, e mentalmente non sono stato in grado di farlo. Non ho avuto il tempo di piangere mio padre che stavo già giocando di nuovo“. Ombre e dubbi sul suo futuro, ma una grande certezza: “Di sicuro non giocherò con un’altra squadra argentina“.