Carlos Tevez oggi compie 37 anni: l’Apache ha deciso di chiudere la carriera nella sua squadra del cuore, il Boca Juniors dopo aver vestito le maglie gloriose di Manchester United, City e Juventus. L’Apache è un idolo della Bombonera e si è riappacificato coi tifosi dopo il “tradimento” cinese del 2017.
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Tevez elogia la Juve
In una lunga intervista a Tyc Sport, Tevez ha spiegato: “Essere il capitano del Boca Juniors mi riempie il petto e mi dà grande orgoglio. Quello che posso lasciare è un’eredità in modo che i più giovani possano sapere cosa significhi giocare per questa squadra. Le cose vanno bene, sento di essere l’ultimo grande idolo dell’era d’oro del Boca. In quest’ultima Libertadores mi è capitato che non fossi ossessionato dalla vittoria, l’esperienza precedente mi ha portato a questo, a godermela di più senza l’ansia di vincerla ad ogni coso. Quando sono tornato dall’Italia (2015) pensavo fosse il momento di vincerla. È stato molto difficile per me digerire l’eliminazione. Mi sono preparato per quella Libertadores e abbiamo subito una batosta che ci ha lasciato per terra”.
Nel 2017 l’apache accettò l’offerta dello Shanghai Shenhua: “Penso che sia stata l’unica volta in cui i tifosi del Boca si sono sentiti traditi. Ormai però è il passato. Quando le persone mi vedono chiedono foto e mi abbracciano. Mi sembra che continuare a essere in un club come il Boca mi renda molto vicino ai grandi idoli del club. Questo mi motiva per fare le cose ancora meglio. Sento di essere l’ultimo grande. idolo dell’epoca“.
Poi sul futuro della maglia numero 10: “Quando sono arrivato alla Juventus la maglia di Del Piero non si usava, non volevano darla a nessuno dopo il suo ritiro. Il club aveva deciso che nessuno potesse indossare la 10. Questo è fare qualcosa per gli idoli che hanno fatto qualcosa per la società. Il giorno in cui me ne andrò non dovranno dare a chiunque quella maglietta. Deve essere un emblema, come nella Juventus. È la maglia degli idoli del Boca“.