Adama Traoré, a gennaio, si è trasferito in prestito dal Wolverhampton al Barcellona. Un ritorno per lui, che aveva già indossato la maglia blaugrana sei anni fa. All’epoca, era un ragazzo della seconda squadra e l’Aston Villa se lo portò in Premier League per 12 milioni. A Birmingham è rimasto una sola stagione, poi il passaggio al Middlesbrough. Adama trova maggiore spazio, riesce a imporsi con le sue prestazioni e la sua personalità, ma non di certo per la sua puntualità.
Traoré ai tempi del Middlesbrough non pagava le multe del club: “Erano troppe”
Nonostante vivesse a due minuti dal campo di allenamento del club, infatti, Traoré era sempre in ritardo e i primi tempi prendeva una multa dopo l’altra. La situazione era completamente sfuggita di mano. A rivelarlo è l’ex compagno di squadra Stewart Downing, in una recente intervista con Ladbrokes.
Alla domanda su chi fosse stato il giocatore più multato, Downing non ha avuto dubbi e ha risposto facendo il nome dello spagnolo: “Mi viene in mente subito un giocatore quando penso al più grande pagatore di multe del club: Adama Traoré. Un grande, bravo ragazzo, ma non aveva assolutamente il senso del tempo. Non guidava e viveva proprio vicino al campo di allenamento quindi veniva ad allenarsi sul suo piccolo scooter, ed era sempre in ritardo. Tutti abitavamo a circa 40 minuti di distanza, lui era dietro l’angolo, due minuti, ed era sempre in ritardo“.
L’ex centrocampista ha continuato raccontando la storia di quando Traoré ha perso l’autobus il giorno della partita: “Una volta è andato a casa per un pisolino pomeridiano. Noi poi stavamo partendo, avevamo una partita nel corso della giornata. Garry Monk ha detto all’autista di partire perché lui non si era svegliato. Era davvero un bravo ragazzo e tutti abbiamo cercato di aiutarlo il più possibile. Dicevamo ‘Adama, dai, imposta la sveglia sul telefono’”.
Lo spagnolo continuava a prendere multe, ma le sanzioni evidentemente non funzionavano: “Le multe chiaramente non funzionavano, quindi noi giocatori del Middlesbrough ci siamo riuniti e abbiamo preso una decisione. Penso che gli piacesse pagare le multe. Alla fine però è sfuggita di mano la situazione quindi abbiamo deciso tra di noi che non potevamo più prendergli soldi. Non potevamo continuare a multarlo, chiaramente non stava funzionando, dovevamo solo trascinarlo letteralmente sull’autobus”. Ritardatario sì, ma esente da multe. Traoré non ha più pagato sanzioni per i suoi problemi con l’orologio, almeno al Middlesbrough.