Era il 2015 quando nella prima squadra della Roma si affacciò un 18enne di cui si parlava un gran bene, Umar Sadiq. Nato a Kaduna, in Nigeria il 2 Febbraio 1997, dopo gli sfracelli fatti con la Primavera giallorossa di Alberto De Rossi, all’attaccante venne concessa una chance dall’allora allenatore della prima squadra Rudi Garcia. Dopo sole 3 presenze, il 20 Dicembre, il giovane nigeriano segnò il suo primo goal in Serie A contro il Genoa, per poi ripetersi 15 giorni dopo in casa del Chievo. Sembrava l’inizio di una carriera folgorante, ma le cose per lui andarono diversamente…
La parabola di Umar Sadiq
Con l’esonero di Garcia e il ritorno di Luciano Spalletti sulla panchina della Roma, Sadiq venne rispedito a giocare con la Primavera, in una stagione macchiata da una gomitata nel derby contro la Lazio che gli costò ben 6 giornate di squalifica. Al termine del campionato, dopo esser stato riscattato dai giallorossi che versarono 2,5 milioni nelle casse dello Spezia, per il nigeriano iniziò una serie infinita di prestiti: Bologna, Torino, NAC Breda, Glasgow Rangers e Perugia. Annate sfortunate, alcune sfortunatissime tra problemi fisici ed extracalcistici: in Scozia Sadiq arrivò ad accusare l’allenatore Steven Gerrard di averlo umiliato e maltrattato.
La rinascita serba
Proprio quando Umar Sadiq sembrava destinato a diventare l’ennesima grande promessa non rispettata del mondo del calcio, il nigeriano prese forse l’ultimo treno utile per rilanciare la sua carriera: nel Luglio del 2019 passò in prestito con diritto di riscatto al Partizan Belgrado e proprio dalla Serbia iniziò la sua rinascita calcistica. La prima stagione da 38 presenze totali e 17 goal convinse i bianconeri a riscattarlo, e dopo l’inizio sprint nella stagione successiva (6 goal in 13 presenze tra Settembre e Ottobre), su di lui piombò l’Almeria alla ricerca di un attaccante per dare l’assalto alla promozione in Liga.
Adesso vale 27 milioni
Gli spagnoli lo acquistarono per 5 milioni più bonus, e da quel momento Umar Sadiq non si è più fermato: 38 goal in due stagioni, punto di riferimento dell’attacco degli andalusi e assoluto protagonista della promozione in Liga ottenuta poco meno di un mese fa. Adesso il nigeriano ha gli occhi di tante squadre europee addosso, con l’Ajax su tutte che lo avrebbe scelto come erede di Sebastien Haller recentemente passato al Borussia Dortmund. Adesso l’Almeria per lasciar partire il suo gioiello, ormai 25enne, chiede tra i 25 e i 30 milioni di euro.
Dai pessimi prestiti, al treno di Belgrado fino a quello di una big del calcio europeo attraverso una strada tortuosa fatta di imprevisti, delusioni e rinascite. E dalle parti di Trigoria qualcuno si starà sicuramente mordendo le mani…