L‘umiltà di CR7 forse è inferiore solo a quella di Ibrahimovic. Il portoghese intervistato da Dazn ha parlato a tutto tondo di sé stesso, della Juventus e del campionato italiano in generale, sottolineando le difficoltà di giocare in Serie A.
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L’UMILTÀ DI CR7
Il numero 7 bianconero si è auto elogiato rispondendo alla domanda della bella Diletta Leotta: “Vincere con la Juventus è la mia priorità. Amo tutto della Juve e della cultura italiana, sono felice qui e ho voglia di giocare ancora qualche anno. Il migliore? Al momento sono io, non ho difetti. Poi l’anno prossimo si vedrà”. Poi l’elogio ai compagni di squadra e al campionato italiano: “Da uno a dieci in Italia segnare con costanza è difficile 7. I difensori più forti sono però quelli con cui mi alleno come Bonucci, Chiellini e De Ligt. L’avversario più tosto era stato Chiellini, ho giocato contro di lui in Champions ed è sempre stato un problema smarcarsi”.
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Cristiano Ronaldo ha poi raccontato di quando a 18 anni lo chiamò sir Alex Ferguson: “Mi disse che mi voleva al Manchester United, fui molto felice. Giocare allora era diverso, perché pensavo solo a divertirmi. Ma oggi sono motivato come allora“. Sul gol più bello non ha dubbi: “La rovesciata in Champions League contro la Juventus con la maglia del Real Madrid. Mi applaudì tutto lo stadio e si congratularono con me anche gli avversari. Fu una serata magica. Ricordo Buffon che si avvicinò a me per complimentarsi. Si dimostrò un grande uomo, cosa che poi ho avuto conferma conoscendolo meglio alla Juve”.
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