Ungheria, ancora fischi per i giocatori inglesi in ginocchio: allo stadio 30 mila bambini

calcio05/06/2022 • 10:27
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Ungheria e Inghilterra si sfidano ancora una volta alla Puskas Arena di Budapest  e, ancora una volta, i tifosi ungheresi fischiano i giocatori britannici che si inginocchiano prima della partita. Le due squadre si erano già incontrate la scorsa estate in occasione di Euro 2020 e i ragazzi di Gareth Southgate erano già stati fischiati. I fan ungheresi avevano anche intonato cori razzisti e omofobi. L’Ungheria, a causa del comportamento dei suoi tifosi, era stata sanzionata sia dalla FIFA che dalla UEFA e avrebbe dovuto giocare a porte chiuse. 

Ungheria-Inghilterra a porte chiuse: più di 30 mila tifosi sugli spalti

Un regolamento UEFA poco noto ha consentito però a 30 mila bambini, accompagnati da 3 mila adulti, di assistere alla partita gratuitamente. Nello specifico, ai sensi dell’articolo 73 del regolamento disciplinare UEFA, i bambini fino a 14 anni provenienti da scuole e/o accademie di calcio possono essere invitati a una partita gratuitamente, a condizione che siano accompagnati da un adulto.

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Oltre 30 mila spettatori sono stati quindi ammessi all’interno della Puskas Arena per la partita. E, prima della gara, Gareth Southgate aveva espresso dei dubbi sul numero dei fan ammessi sugli spalti. Le due squadre comunque sono scese in campo, ma i fatti dello scorso anno si sono ripetuti. Quando i giocatori si sono inginocchiati per esprimere la solidarietà della squadra di fronte agli abusi razziali subiti dai giocatori di colore, una considerevole minoranza ha iniziato a fischiare e schernire gli inglesi.

Le parole di Southgate e del governo ungherese

Gareth Southgate, nel post partita, ha espresso il suo sgomento e ha detto che i fischi hanno evidenziato esattamente il motivo per cui i suoi ragazzi continuano a inginocchiarsi: Sono rimasto molto sorpreso. È per questo che lo facciamo, per cercare di educare. Penso che i giovani possano essere influenzati solo dagli anziani. Quando siamo arrivati ​​allo stadio, c’erano bambini lungo le strade erano davvero amichevoli, ci salutavano, quando uscivamo c’erano fischi di pantomima, diverso invece quando si sono inginocchiati. Mi è sembrato un pensiero ereditato. Ecco perché lo facciamo, ecco perché continuiamo a prendere quella posizione e continueremo a farlo”. 

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Il governo ungherese, però, non ci sta e difende i piccoli tifosi. Il segretario di Stato per la comunicazione e le relazioni internazionali del paese, Zoltan Kovacs, ha definito idioti coloro che incolpano i bambini per aver fischiato: “Chiunque pensi che i bambini che assistono a una partita di calcio a Budapest possano essere incolpati per qualsiasi tipo di dichiarazione politica è davvero un idiota – ha twittato Kovacs –  Congratulazioni alla nostra nazionale, applausi per i 35.000 ragazzi”.

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